zoran, il mio nipote scemo regia di Matteo Oleotto Italia 2013
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zoran, il mio nipote scemo (2013)

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locandina del film ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO

Titolo Originale: ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO

RegiaMatteo Oleotto

InterpretiGiuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prasnikar, Roberto Citran, Marjuta Slamic, Peter Musevski, Riccardo Maranzana, Ivo Barisic, Jan Cvitkovic, Maurizio Fanin, Sylvain Chomet, Ariella Reggio, Doina Kommissarov

Durata: h 1.43
NazionalitàItalia 2013
Generecommedia
Al cinema nell'Ottobre 2013

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Trama del film Zoran, il mio nipote scemo

Il quarantenne Paolo è un ex giocatore di rugby che vive a Gorizia: lavora come cuoco in un asilo nido, trascorre le giornate all'osteria di Gustino e perseguita in maniera infantile l'ex moglie. Le sue abitudini vengono rotte quando nella sua vita si presenta Zoran, uno strano nipote sedicenne che non sapeva di avere. Essendo l'unica persona che può prendersi cura di Zoran, Paolo dovrà ospitarlo in casa sua per sei giorni, il tempo necessario affinché i servizi sociali gli trovino una sistemazione in una casa famiglia. Scoprendo che Zoran è un fenomeno a lanciare freccette, Paolo decide di sfruttare la dote del nipote per prendersi una rivincita agli occhi del mondo.

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Voto Visitatori:   6,81 / 10 (18 voti)6,81Grafico
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Voti e commenti su Zoran, il mio nipote scemo, 18 opinioni inserite

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Juza21  @  21/08/2015 21:05:19
   3½ / 10
Con tutto il rispetto non capisco come questo film possa aver preso voti alti. Non mi è piaciuto per niente, faccio fatica a trovare una nota positiva. Noioso, lento, dialoghi poveri per una storia che ha ben poco da dire e da essere ricordata..mah !

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/02/2015 20:19:49
   7 / 10
Commedia simpatica e piacevole da vedere, con un regista bravo nel trovare il giusto compromesso tra commedia e dramma, tra risate e serietà per le tematiche trattate. Battiston resta uno dei migliori attori italiani del momento.

Nic90  @  07/01/2015 13:24:43
   6½ / 10
Buona commedia con risvolti seri,ottima prestazione di Battiston come sempre,regia non da oscar,in alcune parti è lento ma ci puo' stare,tutto sommato è un film consigliato.
Peccato per il finale un po' troppo arruffato.

calso  @  06/01/2015 19:48:47
   7 / 10
Questa nuova generazione di film comici con nuovi attori e volti nuovi italiani secondo me sono poco esaltati...la storia è molto divertente e ci sono degli stereotipi veramente esilaranti...il rapporto tra lo zio e il nipote, nella realtà veneta fa divertire moltissimo...da vedere

Trixter  @  22/08/2014 09:46:42
   5½ / 10
Sono rimasto piuttosto deluso dalla visione di Zoran, pellicola dalla quale mi aspettavo qualcosa di più. La regia, benchè ordinaria e lineare, è efficace e ben bilanciata ma a peccare è il ritmo, sempre un pò lento e, a tratti, soporifero.
Il film è interamente poggiato sulle robuste spalle dell'ottimo Battiston, bravissimo nell'interpretare un personaggio detestabile e perdente. La commedia non regala sorrisi nè diverte, ma si mantiene costantemente sui binari di una amara normalità, che coinvolge, con le loro storie, i flebili personaggi di contorno.

topsecret  @  24/07/2014 15:11:06
   7 / 10
L'orco Battiston alle prese con un giovane nipote sloveno timido ma di una precisione maniacale.
Una commedia simpatica, gradevole da vedere, diretta ed interpretata con capacità e autenticità sentimentale che riesce a mantenere un equilibrio tra serio e commedia in maniera apprezzabile e coinvolgente.
Ritmata e a tratti molto divertente, si segue tutta d'un fiato senza cali di concentrazione.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  04/05/2014 12:45:35
   6½ / 10
Magari ce ne fossero di film così. è chiaro che siamo in pieno rinnovamento del cinema italiano. Roma sta diventando periferia di un cinema universale che attinge dai territori sfumature narrativa, paesaggistiche e linguistiche.
Un'opera prima notevole concepita in maniera scarna con un piccolo grande errore di fondo tipico di tanti film italiani: tanta interiorità scarsamente bilanciata dalle dinamiche esteriori della storia. Il riferimento al grande lebowsky è evidente nel nostro immaginario, ma a differenza dei Cohen il gruppo di sceneggiatori nostrani si è dimenticato della grande prova del protagonista dove di solito si rischia la morte o almeno ci si arriva molto vicino. Errore da principianti, ma ciò non toglie merito alla pellicola.

tarax  @  25/04/2014 17:44:57
   7½ / 10
Matteo Oleotto, goriziano classe 77, intraprende gli studi di recitazione alla Civica accademia d'arte drammatica Nico Pepe di Udine, per poi trasferirsi a Roma e diplomarsi nel 2005 al Centro sperimentale di cinematografia. Pur Partecipando nel 2011, in veste di attore, al film di Claudio Cupellini "Lezioni di Cioccolato" , capisce tuttavia sin da subito che quello che vuole realmente (per fortuna) non è recitare, ma dirigere. Così nasce l'idea per questo "Zoran, il mio nipote scemo", opera prima di produzione italo-slovena . Matteo sceglie subito il protagonista, Giuseppe Battiston, conterraneo ed amico di lunga data, e decide di ambientare la vicenda proprio in un paesino in provincia di Gorizia. Viene fatta questa scelta perché anni prima, durante una conferenza stampa del suo regista preferito (Ken Loach), gli fu consigliato, almeno per il primo film, di raccontare un territorio conosciuto, avendo così un punto di vista molto più personale e soggettivo rispetto a chi quel territorio lo visiti solo per girarci un film e che lo racconti solo da un punto di vista oggettivo. La mise en œuvre di questa filosofia risulta vincente e premia il coraggio di Matteo Oleotto che fa un ottimo lavoro nel raccontare una storia che, nonostante racconti appunto lo spaccato di vita di uno specifico territorio e dei suoi abitanti, risulta fruibilissima al grande pubblico non pregiudicandone la visione.
Paolo Bressan (Giuseppe Battiston) è un uomo cinico, egoista, opportunista e perdigiorno, vive in un paesino del Friuli ai confini con la Slovenia e passa tutta la giornata tra l'osteria dell'amico Gustino e il lavoro come aiuto cuoco in un centro anziani, ottenuto grazie al marito della ex moglie Stefanja (Marjuta Slamic). Nonostante sia rimasto amico dell' ex moglie, Paolo non riesce ad accettare che questa lo abbia lasciato per mettersi con un "subnormale" con l'hobby di impagliare gli uccellini come Alfio (Roberto Citran), di conseguenza cerca sempre di riconquistarla, senza esito. Un Giorno Paolo riceve una lettera che lo informa della morte di una zia slovena che neanche conosceva. L'unica "eredità" che gli lascia questa zia è un nipote quindicenne di nome Zoran Spazapan (Rok Prasnikar), che Paolo dovrà tenersi cinque giorni prima di poterlo affidare all'istituto minori. Il ragazzino è un po' timido ma molto intelligente, parla un italiano abbastanza arcaico dovuto al fatto che gli unici due libri italiani che aveva la zia in casa erano "Lampi sull'Isonzo" di Giulio Previati e "Lacrime di Fanciulla" di Enrico Cosulich, due capolavori per il ragazzo, come ama dire a tutti quelli che incontra. Bressan non vede l'ora di sbarazzarsi di questo peso, la sua vita non contempla un ragazzino, per di più straniero, da gestire. Quando scopre casualmente che Zoran è un fenomeno nel colpire il centro del bersaglio con le freccette, Bressan deciderà di sfruttare questa dote per arricchirsi….
Ottimo esordio, questo "Zoran" di Matteo Oleotto, il regista friulano confeziona una commedia pregiata come un vino stra -invecchiato e frizzante come una coca cola. Viene finalmente data la possibilità al bravo ed istrionico Giuseppe Battiston di recitare come protagonista assoluto e la scommessa viene facilmente vinta. Il ruolo dell'inetto e cinico ubriacone pare essergli cucito addosso, talmente tanto da non poter immaginare nessun altro attore al suo posto. Tutto ciò grazie anche al binomio vincente con l'attore esordiente Rok Prasnikar, che interpreta il timido e forbito Zoran (chiamato Zagor dallo zio)con una tale naturalezza da sorprendere i più smaliziati. Il film è pieno di scene che strappano più di un sorriso e l'alchimia tra i due è palpabile, non sarà raro scoppiare a ridere sentendo Zoran pronunciare, con la cadenza da ragazzo dell'est Europa, termini quali: "dimorare", "qualsivoglia destinazione" ecc. e vedere la reazione sconvolta dello zio, come se dicesse: " ma da dove viene questo qui da Marte?!?!". Il resto del cast fa un buon lavoro, anche se come detto in precedenza il successo del film è determinato dalla contrapposizione della coppia zio – nipote / diavolo – acqua santa. Il terzo protagonista del film è sicuramente il vino, che scorre a litri nella vita di Paolo, divenendo termometro del suo umore. Il vino del paesello non è pregiato, ma è genuino, un po' come Paolo, che rifugiandosi in esso reagisce a modo suo ad una vita sfortunata, senza soldi e senza amore. Ottime le musiche dei "Sacri cuori" che, tra folk, blues e canzoni pro vino ("Vin e aqua") del gruppo vocale Farra, sfornano una ost piacevolissima e variegata.
In conclusione consiglio la visione di "Zoran, il mio nipote scemo" a (come direbbe Zago…Ehm… Zoran) a qualsivoglia persona, perché è un film che fa bene al cuore, un po' come un bel bicchiere di buon vino, invitando i lettori a premiare questo esordiente regista, nell'augurio che ci regali al più presto un'altra perla simile.

TheLory  @  30/03/2014 10:05:15
   7½ / 10
Quando che cè Battiston si ride a scoppio porca miseria. giù il cappello signori, è arrivato un signor film
divertente pere tutta la durata, batiston un grande. trama simpatica e battiston molto bravo.
accattatevillo!

vale1984  @  11/03/2014 14:08:50
   6½ / 10
la storia è carina e toccante anche se il film è un pochino lento. bella la morale...

albyhfintegrale  @  28/02/2014 21:50:20
   7½ / 10
Mi sono scervellato su che voto dare a questo film.
Certamente ha delle battute e delle scene fenomenali e memorabili, in cui è impossibile non ridere.
Dall'altro verso però è evidente la scarsità di risorse per produrlo e quindi

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Per questo motivo ero indeciso tra un 6,5; 7 o 7,5. Ma a propendere per quest'ultimo è il fatto che senza soldi non si possono fare miracoli e che come dicevo, ci sono delle situazioni estremamente esilaranti, situazioni che non vedevo da molto tempo in un film. Forse dai tempi di Bud Spencer e Terence Hill.
Una comicità semplice ma geniale, come piace a me: pulita e genuina, che fa ridere senza volgarità, cioè la cosa più difficile.


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polbot  @  22/11/2013 23:08:37
   5½ / 10
Lo sgradevolissimo personaggio di Battiston fa ombra un po' a tutto il resto.. ed è tanto sgradevole che risulta difficile qualcosa più che un sorriso amaro per lo spettatore. Mentre loguardavo pensavo al Grande Lebovski.. quanto siamo lontani!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/11/2013 00:07:23
   7½ / 10
Una commedia atipica da vedere nel cinema italiano dove i momenti divertenti non mancano e l'intepretazione di Battiston è probabilmente una delle migliori della sua carriera. E' un film che in effetti è un po' come prendere una sbronza, con i suoi momenti euforici, dove però non mancano toni più cupi e depressi di un protagonista odioso, burbero, dalla vita inconcludente e irresponsabile che malsopporta inizialmente questo nipote piovuto dal nulla. Certamente il film di Oleotto ricorda lo stile dei prodotti indie americani modello Sundance, immergendolo in una realtà di confine poco conosciuta con personaggi quasi surreali, divertenti e malinconici nello stesso tempo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/11/2013 12.59.41
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kanon1981  @  18/11/2013 18:21:16
   8 / 10
Una piccola grande perla del cinema italiano.
Ero partito molto prevenuto(come sempre coi film italiani) e ho dovuto subito ricredermi. Bellissimo!! e ho davvero riso di gusto.
Peccato la poca pubblicità,, meriterebbe più pubblico!

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Lavezzi78  @  16/11/2013 16:04:46
   7½ / 10
Un autentico gioiellino che pian piano si sta facendo largo grazie ai favorevolissimi passaparola!!!......Film azzeccato e divertente!!!...le copie distribuite aumentano ogni settimana!Ottimo!!!....Nettamente superiore al film di Zalone!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  15/11/2013 23:34:13
   7 / 10
Non so quanto sia importante per il cinema italiano di oggi, ma è sicuramente un film bizzarro e "diverso", una commedia divertente con una coltre non irrilevante di malinconia, di invasivo dolore. Per certi versi fa pensare al cinema di Liev Schreiber, o magari proprio a quel riuscito esordio registico di un noto attore di teatro italiano... il film è sicuramente enfatizzato in alcuni spunti, e ha forse il limite di un epilogo alquanto furbetto, ma sforna capolavori di comicità surreale nei caratteristi, come quella del tipo strampalato che parla dei semafori... il rapporto tra Paolo, personaggio bellissimo proprio perché laido, e il nipote ritardato (ma furbo) ricorda un poco il dualismo tra Cruise e Hoffman in Rain man, filtrato però da una generazione X provinciale che poco ha a che vedere - giustamente - con un certo modello d'oltremanica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  12/11/2013 00:05:37
   7½ / 10
Apprestandomi a scriverne, mi dicevo che forse questo film avrebbe bisogno di una specie di mediatore culturale che aiuterebbe lo spettatore lontano geograficamente dai luoghi descritti ad addentrarsi in quella peculiare realtà che è la comunità di confine, facendo da ponte con i suoi modi di dire, tradizioni "vitivinicole" e vecchie abitudini ancora radicate.
Insomma, laddove l'happy hour esiste da tempi immemorabili solo che non si chiamava così.
Tutto sommato, però, credo che anche agli antipodi possa essere apprezzato e goduto come sta succedendo qui, dove sta avendo un grosso successo di pubblico, a mio avviso meritatissimo.
Sì, perché Zoran è un film prima di tutto molto divertente, ma che possiede anche un che di malinconico, qualche piccola riflessione sparsa, qui e là un tocco di poesia, una bellissima fotografia e degli attori proprio bravi, e non solo per la presenza scenica di Battiston.
Niente di nuovissimo, forse, ma la piacevolezza di godere di qualcosa di molto ben fatto e che emana spontanea simpatia.
Lo consiglio vivamente.

marcodinamo  @  04/11/2013 12:34:38
   7½ / 10
Bella prova di Oleotto. Alcune battute diventeranno cult, forse eccessiva la descrizione alcoolica di una terra da cui proviene anche lo scrivente. Ma le prove dell'enorme(in senso buono) Battiston e di Rok Prasnikar ne fanno una pellicola deliziosa, anche se non un capolavoro

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