Il filo conduttore di ogni episodio è l'incedere e il progredire delle nuove tecnologie, l'assuefazione da essa ed i suoi effetti collaterali. Vengono immaginate e ricreate diverse situazioni del mondo moderno in cui una nuova invenzione tecnologica o un'idea paradossale ha in qualche modo destabilizzato la società e i sentimenti umani.
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Terza stagione di Black Mirror con più episodi, 6, che ho trovato leggermente, e ripeto il leggermente, più sottotono rispetto alla prima e alla seconda. Indiscutibili le qualità tecniche, un lavoro seriamente ben riuscito e ben sviluppato, rendendo questa serie televisiva davvero unica e imperdibile. Diciamo che l'ago nel pagliaio di questa terza stagione a differenza delle altre due è di un leggero cambio in fatto di crudeltà, lasciando in alcuni episodi sprazi di speranza, cosa che prima non accadeva, ciò ha reso questa terza stagione forse un po' meno "tagliente" e sconcertante rispetto le altre due, adattandosi più ad un pubblico più vasto. L'episodio più riuscito a mio avviso si trova nel terzo, i più deboli forse nei primi due, in particolar modo il secondo, il più inaspettato nel quarto (bellissimo, un piccolo gioiello, ma dai toni piuttosto lontani dello standard di Black Mirror), il quinto il più politicamente scorretto (probabilmente il più "cattivo" dei 6 episodi), il sesto è proprio una sorta di film dalla durata circa di un'ora e mezza, che riguarda un'indagine davvero notevole e ben congegnata, denunciando un qualcosa di prettamente attuale. Quindi in poche parole un'altra bella stagione di Black Mirror nonostante qualche avvisaglia sparsa qua e là di cambi di rotta, ma il prodotto è di un'elevata qualità e aggiungerei anche dalle buone performance attoriali, rendendo il tutto davvero unico nel suo genere.