rubicon (2010)

Uno dei tanti buonissimi prodotti AMC che hanno trovato il favore della critica ma a lungo andare meno quello del pubblico. La serie si presenta come uno degli esperimenti più coraggiosi della tv americana, un attacco frontale alle ultime 2 amministrazioni Bush-Obama (dalla politica estera sposando i vari complotti sul petrolio, ma in particolare ad un governo che mantiene saldo il distacco dal cittadino, le risorse sperperate, le avvisaglie delle intercettazioni, la sfera privata violata...), perlustrando un genere, quello spionistico, amato negli States avvezzo da sempre alla cultura della cospirazione.

Giocata tutta sull'atmosfera paranoica, su un climax a preparazione certosina, dettagli mai trascurati e mai didascalici, corale ma anche di impianto algido, distaccato, asciutto e la mancanza di empatia (che non è un difetto) potrebbe aver pagato sullo spettatore occasionale, il finale è raffazzonato il non sapere del rinnovo ha portato gli sceneggiatori a restare con un piede in 2 scarpe, non chiudere del tutto la prima mantenendo un pertugio per la seconda stagione che malgrado la qualità del prodotto non fu girata.