vikings - stagione 2 (2014)

Un po' meglio rispetto alla prima stagione, però nulla di eclatante. Recitazione poco convincente, Rollo terribile. L'unica attrice davvero nella parte e che mi piace è Katheryn Winnick nei panni Lagertha, il voto è per lei!

Dopo la prima stagione, di certo non volevo perdermi la seconda, un tantino inferiore, ma sempre di buon spessore.
La fotografia, la scenografia e l'ambientazione rimangono sempre la parte forte della serie, quell'alone di leggenda misto mistero è sempre palpante.
Lo svolgimento della storia perde un pò di spirito avventuriero e diventa meno cattiva rispetto alla prima stagione, non diventa mai banale o ridicola, anzi le battaglie le ho trovate molto più cruenti rispetto alla prima stagione, ma cade in alcuni momenti eccessivamente nel buonisimo.
La scena più cruenta è di certo quella dell'aquila di sangue, non così forte come si può pensare, ma rimane impressa, non è adatta a tutti.
Gli attori molto convincenti, Travis Fimmel mi ha convinto di più, Katheryn Winnick sempre bella è convincente.
Il voto più giusto sarebbe 7, ma anche qui ho deciso di dare quel mezzo voto in più, soprattutto grazie al finale di stagione.

Vale in toto quanto ho scritto per la prima stagione se non per il fatto che puntata dopo puntata si perde un po' alla volta l'interesse
"Vikings" rimane un valido entertainment con una storia che tra alcuni momenti morti ci mostra qualche bel colpo di scena anche se il punto forte della serie rimane l'atmosfera.

Al momento ho interrotto la visione perchè anche a livello televisivo si trova di meglio in giro. Comunque non escludo di riprendere.

Non sono un amante del genere ma devo dire che la serie prende ed è ben fatta

Stesso voto della prima serie, visto che si porta dietro i medesimi difetti.

Una certa fluidità di fondo non manca, così come resta di alto valore la parte tecnica (fotografia e ambientazione), Ma ho notato un calo della qualità nella trama. La storia perde mordente, lo spirito avventuroso del racconto vien meno, e con esso la freschezza degli intrecci, con i personaggi che tendono ad annoiare nella loro staticità.
Qualche spunto, tuttavia, è più che buono: i frizzanti appetiti sessuali della regina, protagonista di un four-some con delle guardie chiamate a raccolta dal re stesso, anche se per ovvie ragioni non si mostra nulla di esplicito; le scene delle battaglie mantengono la stessa cruda violenza della prima stagione; menzione speciale per la sequenza dell'aquila di sangue: sconvolgente.

Il finale lascia intendere che Ragnarr Lothbrok, nella terza stagione sarà sempre più protagonista, e lo spero vivamente. La terza stagione necessita di un ulteriore spinta e nuovi stimoli.