The Gaunt 6½ / 10 29/04/2017 20:47:58 » Rispondi My name is Tanino è un viaggio di formazione allargato rispetto alla Livorno di Ovosodo. Attraverso lo sguardo ingenuo e spontaneo di Tanino, vengono gradualmente demolite le sue illusioni. Dalla famiglia borghese americana di cui lui stesso funge da inconsapevole detonatore, con un modus operandi che sembra una parodia del Teorema pasoliniano. Dalla volgarità degli italoamericani che esportano i vizi italici oltreoceano, fino al proprio filmaker preferito ormai ridotto ad uno spettro di se stesso. Il film di Virzì probabilmente risente delle traversie produttive incorse quando Cecchi Gori era in piena crisi. Corrado Fortuna ha il volto giusto ed è veramente bravo per essere un'esordiente, malgrado il personaggio di Tanino pecchi di eccessiva ingenuità. Il contorno offre alcuni ottimi momenti, ma alcuni caratteri rimangono schematici e macchiettistici con una scarsa evoluzione psicologica (gli italoamericani). Niente male ma Virzì ha fatto di meglio.