Peanuts02 9 / 10 19/04/2018 19:59:26 » Rispondi Ieri ho passato una delle più belle serate dell'anno grazie a questo film. Vorrei spendere due parole in merito al doppiaggio e all'adattamento. Grazie al cielo non hanno messo Cannarsi ad occuparsi dei dialoghi, altrimenti sarebbero uscite robe che in confronto gli adattamenti delle mie versioni di latino sembrerebbero opera di Manzoni. Dormire a dovere... Un tantino più stupendo... Parecchio completato... Ben riconosciuti... Concedere la radio... Tutte cose che in una sintassi giapponese risultano normali, ma che in italiano NON PUOI TRASPORRE!!! Seriamente, non dico che le sue traduzioni non siano precise e meticolose (avessi io una simile conoscenza del giapponese!), ma tu devi pensare alla lingua di destinazione e in italiano la sintassi giapponese non può essere proposta. Non ci sono solo gli otaku! In ogni caso, dare un adattamento di Cannarsi ad un film basato sulla cultura sub-urbana come Akira, sarebbe stata una gigantesca vaccata! Fortunatamente la versione italiana riesce ad essere fedele ai dialoghi originali ma senza perdere di fluidità e naturalezza. Ogni parolaccia e volgarità è stata lasciata, quindi tanto meglio. Buoni anche gli interpreti: Manuel Meli come Kaneda (Fionn Whitehead in Dunkirk) e Alessio Puccio come Testuo (il nostro caro Harry Potter e seconda voce di Gumball) sono stati veramente molto bravi. Invece i doppiatori degli espers sono palesemente dei bambini nuovi nel doppiaggio, non risultano sempre espressivi e non riescono sempre a stare dietro al labiale, ma pazienza in un modo o in un altro dovevano iniziare anche loro! (preciso che non sono un esperto)
Ma ora passiamo al film, e farò SPOILER a gogo
Basta iniziare a vedere il film per essere catturati dal comparto tecnico che è (e perdonatemi l'espressione poco elegante) da eiaculazione immediata. Tutti i miliardi di yen spesi si vedono in ogni singolo fotogramma, a partire dagli sfondi curatissimi ed elaboratissimi. La decadente Neo-Tokyo, sebbene sia ""solo"" un disegno, riesce a catturati gettandoti tra quei grattacieli e quelle luci al neon. Potresti mettere in pausa il tutto per contare tutte le finestre di tutti i palazzi, basta dire questo. L'animazione è fluidissima e non si è badato a spese nel rendere perfetto il sincrono del labiale (e ahimè nelle altre lingue tale perfezione è irraggiungibile), e la CGI è mascherata PERFETTAMENTE in mezzo all'animazione tradizionale in 2d, persino meglio rispetto a molti classici Disney usciti negli anni successivi. Le musiche fondono uno stile antico, quasi primitivo, a suoni di natura fantascientifica, il che accresce ancora maggiormente il fascino e l'ambiguità del film e delle sue tematiche che toccano il teologico. La regia di Otomo è da maestro, basti ammirare la prima celebre scena della lotta tra bande, un delirio di esplosioni, schianti, gente che corre, gente che si picchia, gente che si martella, roba che si rompe e così via, il tutto gestito alla perfezione per esibire davanti allo spettatore ogni crisma di questo film. Il primo tempo del film è grandioso, solo film come Mad Max Fury Road e altri capolavori sono riusciti a prendermi così tanto. Praticamente vedi di tutto: violenza fisica, violenza verbale, immagini mozzafiato, bambini raggrinziti e fantascienza non poco creepy. In particolare, l'ormai celebre scena dell'allucinazione di Tetsuo che coinvolge peluche mutanti e inondazioni di latte è qualcosa che fa male sia nelle immagini sia nel sonoro (il tutto in senso positivo!) Il secondo tempo del film è invece un po' meno facile da seguire, e la scelta di Otomo di fare il film prima di finire il manga omonimo non è stata molto saggia, però anche la relativa "lentezza" e ambiguità sono entrate in pieno diritto nel fenomeno culturale creato da questo film. E poi c'è la mutazione di Tetsuo, una scena che ha fatto la storia del cinema d'animazione, del cinema di fantascienza, del cinema giapponese, del cinema degli eccessi... Insomma, il cult fatto scena! Il finale è mastodontico nella sua ambiguità, e almeno a me ricorda non poco quello di 2001 Odissea nello spazio, ma sapete una cosa? E' ottimo! E' uno di quei film da vedere e rivedere per capirci sempre di più, per scoprire sempre nuovi piani di interpretazione e nuove critiche sociali, e almeno a mio parere è uno dei modi più belli di fare cinema! E ovviamente... "Io sono Tetsuo", che mi fa venire i brividi sempre, sia con Alessandro Quarta (nel vecchio doppiaggio) sia con Alessio Puccio.
E' un film ENORME, nulla da negare. Va' senza dubbio visto e rivisto, senza Akira nella tua cultura cinefila (e non) non puoi campare!