tylerdurden73 5 / 10 24/05/2018 13:10:44 » Rispondi Ellie ha solo 9 anni ma per qualche strana ragione è stata internata in una sorta di istituto più simile ad un prigione che ad un ospedale psichiatrico. Piantonata a vista da un gruppo di militari e di scienziati viene ritenuta molto pericolosa. Il confronto col dottor Fonda, psicologo dal passato tragico, è l' unico modo per evitare una fine poco gloriosa nel nome della scienza, ossia vivisezionata manco fosse un ratto da laboratorio. L' unica idea apprezzabile di "Prodigy" sta nel voler analizzare l'atteggiamento del mondo cosiddetto normale rispetto a ciò che non è convenzionalmente allineato ad esso. Sicuramente un tema non innovativo ma che potenzialmente, se sviscerato a dovere e con la giusta perizia, può sempre elaborare situazioni degne di riflessioni non banali. Non è il caso della coppia di registi Alex Haughey e Brian Vidal, persi nel tediante tete a tete verbale tra la prodigiosa giovane e lo psicologo eletto a sua ultima boa di salvataggio. La regia poco ispirata, la povertà dell'unica location e soprattutto l'incapacità di beffare un plot ridotto a semplice susseguirsi di situazioni prevedibili - con noiosa esibizione di poteri telecinetici- rende la pellicola guardabile ma nulla più. Savannah Lies non possiede i crismi per poter emulare i numerosi ragazzini inquietanti che hanno furore in questo filone, fornendo parecchie gatte da pelare ad adulti più o meno amorevoli. C'è poi poca complicità tra i due protagonisti e il punto di contatto inerente il vissuto drammatico non scuote alcun animo. Superfluo l'omaggio ad Hannibal Lecter.