Romi 8 / 10 18/06/2018 15:51:09 ยป Rispondi Purtroppo e' il primo dei fratelli Coen che ho visto. Sono contenta di valutarlo dopo tempo, perche' se lo avessi fatto subito non credo che avrei dato un voto alto. E' un film un po' difficile da digerire (forse non per tutti) ma per me rientra nella tipologia: "da metabolizzare".
Ebbene la lentezza, i silenzi, il tema trattato (apparentemente scontato), i dialoghi sobri ed essenziali danno un'aurea di solennita' al film. Sembra che non ci sia un vero protagonista, forse perche' Josh e' il tipico antieroe, ne' buono ne' cattivo, l'uomo comune, di cui ne e' pieno il mondo. Egli, nella scena iniziale, si fa sopraffare dal suo egoismo perche' non va a cercare l'acqua per il moribondo nella jeep. E tutti i guai iniziano da questo suo atto di egoismo, piu' che dalla valigetta. Poi viene preso dal rimorso e si ritorna sul luogo del delitto per dare da bere al moribondo. Se fosse stato buono fino in fondo avrebbe cercato subito l'acqua e nessun senso di colpa lo avrebbe messo nei guai. Allo stesso modo se fosse stato interamente cattivo non sarebbe ritornato dal moribono e anche cosi' molto probabilmente si sarebbe salvato. Josh non e' cattivo e' solo un banale egoista. Javier e' un killer psicopatico he sa che l'avra' vinta perche' Josh ha pensato solo a salvare se stesso. Decide la sorte delle persone usando una monetina: "Scegli". Scegliere da che parte stare: frai buoni o fra i cattivi? Il monologo finale di Tommy Lee Jones non e' buonista, ma pessimista, amaro, e' la sintesi, il succo di tutta la mancanza di morale che vuole trasmettere il film. La mancanza di una presa di posizione, un'accusa alla mediocrita'. Sembra infatti un film tanto antimoralista quanto morale: "Scegli!"