Goldust 8½ / 10 17/09/2020 15:57:40 » Rispondi Kurosawa rilegge il Macbeth di Shakespeare con la sua grande forza visiva e la consueta sfiducia nel genere umano, una stirpe erosa dall'arrivismo e stoltamente affascinata da fantomatiche profezie di potere. Poche scene madri, pochi dialoghi, il fato beffardo in primo piano ed un taglio dato agli eventi onirico e concreto insieme, un marchio di fabbrica del genio di Kurosawa che qui si diverte a sperimentare. E' tra i suoi lavori più riusciti a mio parere, almeno per il senso di compattezza nelle immagini e di compiutezza del racconto. E Mifune è sempre più inarrivabile.