DankoCardi 9 / 10 08/11/2020 19:44:42 » Rispondi Parte come una storia di formazione: la relazione tra un ragazzino ed una donna matura portano alla nascita ed alla evoluzione della sessualità di quest'ultimo. Si lascia poco all'immaginazione e questo contribuisce al realismo dell'opera, ma senza esagerare, senza uscire dai canoni del poetico, rappresentati dalle letture del ragazzo che la donna adora ascoltare (e qui arriva già un grande indizio). Poi il dramma del nazismo e dell'olocausto irrompono quasi di prepotenza nella vicenda rendendo il tutto più viscerale ma senza interrompere il tenue filo di sentimentale con cui si era iniziato. Le scelte del passato, sebbene magari obbligate, determinano il futuro non solo nostro ma anche altrui, come il protagonista la cui vita rimarrà per sempre condizionata dall'incontro (sentimentale prima, giudiziario poi) con Anna...una relazione che non spegne mai al di là del tempo e delle distanze. Ma alla fine la formazione, forse la realizzazione del sogno della sua vita, arriverà anche per lei in una maniera od in un'altra. Un paio di passaggi non risultano del tutto spiegati, magari sul libro era diverso e non sempre si riesce a rendere al meglio sulla celluloide, ma oltre la regia impeccabile di Daldry dobbiamo sottolineare, anzi esaltare la prova degli interpreti: una Winslet mai così sensuale (meritatissimo il suo Oscar), Fiennes ed il giovane Kross semplicemente perfetti ed il sempre mostruoso Bruno Ganz. Una pellicola che tocca sia i sensi che i sentimenti più profondi...se non lo vedete non siete veri cinefili!