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SANTA MARADONA regia di Marco Ponti

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     8 / 10  18/07/2021 01:40:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vent'anni fa uscirono due film: L'ultimo bacio, che contribuì a cristallizzare e lanciare nell'Olimpo le carriere di uno dei peggiori registi italiani (Gabriele Muccino) e di uno dei peggiori attori italiani (Stefano Accorsi), e Santa Maradona, costato forse duemila lire bevande escluse. I due film avevano molte cose in comune: Stefano Accorsi, tematica di fondo e perfino una scena in cui i due protagonisti si urlano in faccia. Ma erano separati da una fondamentale differenza: L'ultimo bacio faceva schifo quando uscì ed a rivederlo ora fa ancora più schifo, mentre Santa Maradona era un piccolo, splendido miracolo di sceneggiatura, ed a guardarlo ora è perfino migliorato. Nonostante Stefano Accorsi. Ah, nello stesso anno uscì pure quell'altra jattura de Le fate ignoranti, altro filmaccio che fece il botto nonostante i suoi evidenti limiti e nonostante Stefano Accorsi. Grande anno, per lui, il 2001.

Ma comunque, il punto è che tutto quello che non funzionava ne L'ultimo bacio funziona invece alla grande in Santa Maradona, nonostante la regia approssimativa e la fotografia sgranata: il disagio postuniversitario è reso benissimo senza bisogno di spiegoni didascalici, il disagio relazionale idem, senza bisogno che Accorsi urli nulla in faccia alla Caprioli; l'amicizia e le sue strane dinamiche sono sincere e ficcanti, senza bisogno di scene patetiche di abbracci collettivi. Ma soprattutto c'è Bart: mentre ne L'ultimo bacio tutti i personaggi sono figurine ultrastereotipate, Bart è un personaggio unico nel panorama cinematografico italiano, una sorta di Drugo ma più brillante e colto, le cui battute erano così intelligenti da essere rimaste nell'immaginario collettivo, trascinando il film nell'Olimpo dei cult. Merito di Ponti, ma soprattutto di un superlativo Libero De Rienzo, che eclissa Stefano Accorsi (il confronto tra i due è impietoso - e De Rienzo era praticamente all'esordio).

Comunque Accorsi dopo quel magico 2001 ha continuato a macinare un successo dopo l'altro (segno che comunque deve essere un professionista esemplare, altrimenti non si spiega) mentre De Rienzo ha girato diversi film, alcuni buoni altri dimenticabili, illuminandoli tutti col suo talento fuori scala, ma senza mai riuscire ad emergere per quello che valeva e meritava.

Il cinema italiano ha perso un fuoriclasse, e nemmeno sapeva fino in fondo di averlo.