DankoCardi 5½ / 10 11/04/2023 23:15:57 » Rispondi Com'era già successo un anno prima a Wes Craven con "L'ultima casa a sinistra", Romero dirige su commissione un film (in realtà un mediometraggio) che nasce con la funzione "didattica" di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema degli anziani spesso abbandonati a loro stessi, trascurati se non addirittura maltrattati. Il parco dei divertimenti in cui è ambientata la scena è una enorme metafora sociale della civiltà odierna, con i suoi baracconi, con giovani che corrono frenetici senza preoccuparsi di chi magari ha bisogno a due passi di distanza. Tutto ovviamente non poteva essere realizzato se non sotto la luce del grottesco, del surreale e del disturbante...ma fino ad un certo punto. Romero infatti si limita molto nelle rappresentazioni angoscianti appunto mostrandosi più interessato allo strano in senso lato che non al crudo. Alcune scene fanno riflettere, ma nel complesso -magari anche per colpa di una produzione praticamente casalinga- vige una disomogeneità di fondo dove ad un tratto i 50 minuti di durata risultano essere anche troppi. Perfino il messaggio di base, ovvero il rispetto che dobbiamo avere per gli anzi...perchè anche noi saremmo anziani, e molto blando e quasi accennato. Insomma una specie di documentario che non sa di molto. Curioso che l'anziano protagonista Lincoln Maazel sia campato fino alla veneranda età di 106 anni!