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OPPENHEIMER regia di Christopher Nolan

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Satyr     9 / 10  27/08/2023 08:13:51 » Rispondi
Pochi giorni fa ho rivisto Tenet, l'ultima volta era stato in sala appena uscito. Un film brutto, orrendo. Il punto più basso raggiunto da Nolan in tutta la sua carriera. Serviva un taglio netto dopo una *******ta del genere. E serviva soprattutto riportare al centro della narrazione "i personaggi" e non più solo "un'idea" contorta girata con tante figure di cartone bidimensionali.

A fine della proiezione ho pensato intensamente a un altro titolo che ha formato in tutto e per tutto la mia passione cinematografica: J.F.K. di Oliver Stone. Esempio pratico di quella che reputo una sceneggiatura perfetta, arricchita da un cast corale diretto magistralmente, immersi in 3 ore di dialoghi al cardiopalma. Non so se è l'entusiasmo della prima visione o il fatto che ne abbia goduto in una sala IMAX pazzesca, ma Oppenheimer me l'ha ricordato molto da vicino. Elogio più grande a un film non riesco a immaginarlo, questo da la misura di quanto mi sia piaciuto.

Se proprio devo trovare un momento in cui sono stato meno preso, cito sicuramente i primi 30/40 minuti dove per forza di cose Nolan cerca di dare un contesto al protagonista. Stancante. In attesa di quel click emozionale che arriva con l'entrata in scena di Matt Damon e l'avvio del progetto Manhattan.

Se il climax del film è il trinity test e la detonazione della prima bomba nucleare (con una sequenza che fa già parte della storia del cinema), c'è ancora un'altra ora a sfondo processuale splendida, una battaglia di performance attoriali una più clamorosa dell'altra in cui mi aspetto almeno tre candidature all'oscar: Emily Blunt, Murphy e Robert Downy Jr. Letteralmente enormi.

Sul cast ci sarebbe da scrivere per un'altra mezz'ora, perché qui anche chi è chiamato in causa per pochi minuti sfiora il capolavoro (vedi la sequenza di nudo della Pugh, sublime, o la prepotenza devastante di Gary Oldman alla casa bianca). Mi limito a dire che per non far sembrare due ******** persino Josh Harnett e Remi Malek ce ne vuole eh. Pazzesco poi che un film caratterizzato da soli dialoghi riesca a trascinarti così. Lo so, leggo molti che si sono annoiati, ad altri Nolan non andrà mai giù, ma su questo Oppenheimer per adesso non transigo; la mia esperienza è stata talmente positiva che per ora vedo pochissimi e ininfluenti difetti.

Un ultimo elogio lo dedico al sonoro: un'esperienza. Straniante, emozionante, da pelle d'oca. Trovate una sala con i contro ***** in cui vederlo. Al netto del giudizio finale, solo per questo fattore si merita i soldi del biglietto.