Febrisio 7 / 10 10/09/2023 10:10:10 » Rispondi Avete in mente quando in un videogioco il livello del cattivo man mano che vi avvicinate alla fine diventa più forte e difficile da eliminare? Ecco sicuramente è così anche nei film, mica solo nei videogiochi direte. Ecco il punto da trattare in The Equalizer è questo, sono i lipidi delle patatine. Tutto funziona alla grande. Il fatto che sia ambientato interamente in italia è fantastico. Come lo è il fatto che dia un'immagine favolosa alla cultura italiana dell'accoglienza. Si poi è vero c'è la mafia, ma quella ormai c'è in troppi film, è il nemico per eccellenza insieme ai russi. È tutto ben fatto, come la recitazione di denzel in questo personaggio misterioso che incarna il senso di giustizia di ogni spettatore, un po come lo fece Jarod il camaleonte. Però il tassello mancante è un altro, non è che non segue il solito canovaccio, è che in conclusione ti manca qualcosa.
Lui entra in casa del mafioso e in 10 minuti stermina tutti senza nessuna minima difficoltà. È così pensi, bene allora dopo ci sarà il capo del capo che arriva in paese...eeeee invece no, il film finisce, il caso è chiuso. Titoli di coda. E anche da questo fatto capisco quanto sono/siamo legati ai copioni, a come certi tipi di film debbano seguire un filo per darci il giusto sapore alla pellicola, un po come i lipidi nelle patatine