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UNA STERMINATA DOMENICA regia di Alain Parroni

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Invia una mail all'autore del commento cupido78     4½ / 10  21/09/2023 13:16:32 » Rispondi
Il festival del gratuito. Una storia come tante di periferia usata a scopi essenzialmente masturbatori/ estetici. Il film apre con quadri sbilenchi dal sapore pop, velleitari. Campi lunghi abusati su linee architettoniche di ponti, edifici, strade sterrate, spiagge. E poi i fuochi, le luci stroboscopiche, secchio stracolmo di sangue pecorino, centro commerciale. Insomma la fiera delle inquadrature per raccontare il nulla. Un regista esordiente fermamente convinto che il vacuo, il baratro dell'anima, si debbano raccontare con una illogica tessitura di sequenze noiose prive di appeal e, cosa grave, non si capisce cosa verbalizzino gli attori (non attori) che sbiascicano tutto lo sbiascicabile. Siamo decadentismo quando leggo la selezione a Venezia e al Toronto. C'è una voglia feroce di nuovo da parte dei festival che sono disposti ad accettare qualsiasi cosa suoni nuovo. In realtà il Parroni ha pescato sulla superficie di un cinema con la C gigantesca: Garrone, Lynch, Malick, Coppola F. , Coppola S. ,etc.. componendo quadri. E ci sono cascato, quasi tutti! Apriti un museo, fai i disegnini a casa per mamma e papá. Non fare cinema. Tornando al racconto, a questo punto il regista mi direbbe: bravo è proprio quello che volevo trasmetterti! il nulla! E io gli risponderei: mi hai trasmesso la tua noiosa ed egotica visone del mondo (cinestetico) staccata dall'umano. E per raccontare il nulla occorre uno script che contenga storia dei personaggi, obiettivi e desideri, bisogni. Perché lo scopo del cinema è raccontarci con empatia, scoprire più cose di noi. È condivisione. C'è una generazione di teenager che sta nella realtà vera (a volte brutale, non quella borghese da cinematografaro pop) ed è proprio quella che Parroni ha evitato scientemente di raccontare e di cui ha abusato a scopi squisitamente onanistici. Contento lui, gli amici suoi del CSC (che andrebbe chiuso per almeno un paio di anni di riflessione) e della defunta critica.
Musiche e alcune sequenze meritevoli. Sarebbe stato un grandioso videoclip. Per questo metto 4,5.