kowalsky 7½ / 10 30/09/2023 01:50:24 » Rispondi Il voto è il complemento tra l'empatia Artistica del film (8 e mezzo) e la sua realizzazione (6 e mezzo o 7). Nessun dubbio vero? Invece io ne ho...quando sento il cineasta che cerca il Realismo accompagnando una Storia Vera fino alla sua fine la puzza di bruciato mi resta. Ma forse la stessa cosa potevi dirla del discusso "Lamerica" di Amelio sugli Albanesi, e col tempo potevo rivalutarlo. Perché non ha velleità di Realismo. Parte il film e si scivola in una realtà Africana dove la Musica e i Riti diciamo Sciamanici, che poi a pensarci potrebbero essere quelli di una rigorosa comunità ebraica col portafogli più gonfio solcano il Presente tra Passato (tradizione) e futuro (Appartenenza, sempre e comunque). Qualcuno ha scritto che partono senza gravi motivazioni, che è un poco il cliché ignorante alla Salvini dove gli Italiani dicono di voler salvare chi muore di fame e porta addosso un corpo di venti chili...Ignoranza che non fa certo pensare che chi ha 20 chli addosso muore prima di partire e gli africani sono robusti perché lavorano sodo dalla mattina alla sera Ma passiamo ad altro, la prima parte è certamente la migliore. La mia coscienza viene piu' che mai sovvertita dagli Eventi, l'Odissea del protagonista (un "attore"strepitoso, difficile non trattenere le lacrime davanti al suo sguardo nel finale vagamente Herzoghiano) mette in moto un Idealismo represso che sembra sempre sul punto di esprimersi anche quando è celato. Garrone usa un Realismo di grande effetto, fino a quando sfocia nella Favola, e questo è un punto sfavorevole. Di grande suggestione visiva, certo, ma sembra si voglia allontanare dal Realismo iniziale, perché? Per l'eccessiva drammaticità degli eventi? Non è necessario essere Zavattini cfr. Miracolo a Milano per raccontare la Vita. O la Morte. Purtroppo la parte centrale, quella delle carceri libiche, non fa che confermare questo limite. Gli aguzzini diventano impiegati di uffici di collocamento, sono figure stereotipate, e la scena della fontana voluta dal Padrone è il punto più basso del film. Perché non prova a spiegarci perché esistono personaggi così laidi e turpi, quelli da "fa come dicono o ti uccidono", cosa li muove e perché lo fanno!? Sembra completamente disinteressato della veste ideologica che pure avrebbe potuto/dovuto inserire nel film. Il riscatto avviene nell'Epilogo, un Colpo di Grazia strepitoso dove pare davvero che i Naviganti si potrebbero mangiare a vicenda. Un Martirio Pittorico, quasi un Horror che sfocia in una dichiarazione del ragazzo che mi fa tornare in mente l'Herzog Massimalista di "Fitzcarraldo". Una Pagina di Cinema esemplare. Un protagonista magnifico. Un Jesus dei Nostri Tempi, che cura e lava le ferire degli altri. Degno Epilogo, diciamo, di un Grande Film visivo che non ha il coraggio giusto per sfociare nel Capolavoro