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DOGMAN (2023) regia di Luc Besson

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  23/10/2023 02:52:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se dimentichiamo che Besson è il cineasta europeo più autoindulgente, che molti suoi film sembrano costruiti a tavolino (li pensa prima di farli e si vede pure troppo) allora Dogman è un capolavoro, altrimenti un film insopportabile. Può valere 4 o 9 allo stesso tempo. Purtroppo o per fortuna centra l'obiettivo, nonostante quel brutto finale alla Anorofsky (per favore, basta con l'etica sulla Vita le Divinità il senso dell'Esistenza e Dio, possibile che nessuno abbia la forza di trovare un senso LAICO alle cose?!) e una parte centrale dove sembra Goodfellas di Scorsese. Si resta ammirati, specialmente nella prima parte, dalla mostruosa performance del protagonista, un Travesti decadente che suscita ammirazione disprezzo pietà anche quando il registro vira sul grottesco e tenta di farci ridere. I dialoghi francamente fanno davvero pena, sembra uno di quei trattarelli da New Age che si comprano a cinque euro nelle librerie ("Abbiamo in comune il dolore" cfr. mi sembrava il dialogo tra il dr Lecter/Hopkins e la Forster in "Il silenzio degli innocenti"). Per dirla tutta, "Dogman" è un bel minestrone di ingredienti senza senso della misura, e alcuni sono STREPITOSI e altri TREMENDI. I comprimari, fantastici per quanto bizzarri. Una sorta di Sherlock Holmes post-moderno e una stralunata attricetta di teatro. Anche la musica è dosata bene nella sua improbabilità visiva si va dai Zz Top a Edith Piaf da Miles Davis agli Eurythmics. Le esibizioni del protagonista sono magnifiche, un corpo che, mentalmente, interpreta fino ad appropriarsene corpi e menti altrui. Un essere umano prigioniero di un corpo che ama solo se diventa (di) un altro. Cher, Edith Piaf, Marlene Dietrich. Ripeto, è uno di quei film che potrebbe cambiarti ottica di vita, anche se fa di tutto per essere, più che oltraggioso, pesantemente overflow. Sarebbe bastato un limite Besson avrebbe dovuto dirci che non si semina la distanza ma è una storia terribile che potrebbe appartenere a molti, invece ci tiene a mostrare solo l'aspetto deviato (distante dall'umanità circostante) del personaggio. Diventa un Freak disabile che addestra i cani, quindi il suo dolore non potrà appartenerci come avremmo voluto. Spara ruba e canta poi talvolta uccide senza remore perché tutti vorremmo dire che qualcuno di loro se lo sono meritato v. Joker. Ci sono momenti in cui sembra di assistere allo Spettacolo della Vita, con i cuori chiusi a plaudire e piangere per questo Sweet transex dimenticando, di colpo, tutto l'orrore che ha dovuto affrontare. Non è certo un film completamente riuscito ma non chiedetemi come riesce a seminare emozione e a turbarci