matt_995 6 / 10 03/12/2023 16:20:24 » Rispondi Innocuo. Non brutto ma nemmeno bello. Ultimamente Allen si va impelagando in trame abbastanza facili (badate bene: facili, non semplici!), senza risvolti particolarmente significativi e con personaggi altrettanto poco sfaccettati. Quello che sorprende, in negativo, è che uno dei più brillanti dialoghisti della storia del cinema, con all'attivo massime di fatto entrate nell'immaginario collettivo, ormai si sia ridotto a scrivere dialoghi così monocordi, senza la benché minima traccia di sottotesto, con cui i personaggi (spesso ingenui, al limite della stupidità come la protagonista di questo film) annunciano apertamente cosa pensano, cosa provano e cosa hanno intenzione di fare. Senza mistero, senza ambiguità, senza sfaccettature. Lo stesso coupe de chance finale non sorprende nemmeno un millesimo del suo meraviglioso equivalente nel finale di Match point, tra gli ultimi capolavori di Allen. E poi, diciamoci la verità: sta storia del caos che regola l'universo e che tutti noi siamo in balia della fortuna ha un po' stufato, specie se in ogni film del regista ci viene riproposta con le stesse identiche parole (qui si parla della millesimale probabilità che proprio quello spermatozoo di nostro padre fecondasse l'ovulo di nostra madre... STESSO IDENTICO SPICCICATO discorso fatto da Larry David in Basta che funzioni). Ad ogni modo, è pur sempre Allen e il film si lascia seguire piacevolmente nella sua breve durata, senza di fatto annoiare mai e, tra gli ultimi film del regista, ammetto che sto preferendo nettamente quelli noir, come questo appunto.