JohnRambo 9½ / 10 02/01/2024 00:04:43 » Rispondi Film di notevole impatto visivo e soprattutto riflessivo, incentrato attraverso una fitta sequenza di salti temporali sul lavoro di Robert Oppenheimer e la sua figura controversa. Per mezzo del filo conduttore rappresentato dal "processo" che egli subì a porte chiuse per ragioni di vendetta personale da parte di un aspirante membro del Gabinetto da lui umiliato, negli anni del mccartismo più becero, Lewis Strauss ("umile venditore di scarpe"), si ricostruisce la nascita della base "Los Alamos" e lo straordinario afflusso delle più brillanti menti della fisica dell'epoca, il nostro Fermi incluso, in quello che fu lo sforzo costruttivo della più potente arma bellica mai concepita. Il film tiene inchiodato lo spettatore che si trova ad empatizzare con l'eccezionale scienziato e direttore del centro, Oppenheimer, appunto, in una forma che però non permette di perdere il senso di una realtà atroce, unito all'amara consapevolezza che quei fili tremendi non saremo mai in grado di muoverli, che altri faranno scattare bombe ancor più distruttive definendole "inevitabili", chissà forse con la scusa della difesa della "libertà", e magari noi saremo tra coloro che esulteranno per l'omicidio di massa del quale saremo complici, fino all'autodistruzione a seguito dell'effetto a catena innescato proprio in quegli anni.