Boromir 8 / 10 18/01/2024 00:20:41 » Rispondi Motivi per cui Ferrari di Michael Mann va annoverato tra i film più fraintesi del nuovo decennio:
1. Si incanala perfettamente nel solco dei biopic anticonvenzionali che negli ultimi anni stanno rompendo con la tradizione lineare, didascalica e melassosa nella quale versa il genere: lo fa scegliendo una fase transitoria nella vita del Commendatore Ferrari, che permette a Michael Mann di amplificare la portata emotiva di un racconto lugubrissimo sulla perdita.
2. È un punto esclamativo lucidissimo su una mascolinità desensibilizzata, incapace di trovare una quadra tra ossessione per il lavoro e costruzione di rapporti personali sani (nel Commendatore si ravvisano palpabilissimi echi sia di Vincent Hannah sia di Neil McCauley). A tutto questo si aggiungono l'impossibilità di elaborare il dolore, la tensione alla perfezione tecnologica e l'urgenza dell'ereditarietà: possibile metafora della condizione artistico-personale dello stesso Mann, dall'avventura digitalizzata di Blackhat in giù?
3. C'è un'accoppiata di primi attori la cui performance è terrificante anche senza che venga pronunciata una parola: Adam Driver è un drago persino quando recita di spalle, la sua mimica e la sua postura sono pazzesche e aderenti alla figura del Commendatore; Penelope Cruz è puro fuoco d'artificio emozionale.
4. Con buona pace di Pierfrancesco Favino, lo sguardo esterno, anglosassone e comunque sempre umanista di Mann evita la cieca celebrazione o le ridicolaggini macchiettistiche nelle quali una qualunque produzione italiana sarebbe scaduta, adattando tale materiale.
5. Per quanto il film si concentri di più sugli aspetti imprenditoriali in preparazione della Mille Miglia, la messinscena di collaudi automobilistici e gare è di potenza assoluta: Mann inchioda la macchina da presa ai veicoli, la piazza rasoterra, si concede incursioni in soggettive e dolly-zoom che trasmettono le idee di dinamismo, adrenalina e pericolo che si richiede a questi tipi di scene (a volte sembra di rivedere gli inseguimenti di Heat). E ci regala due degli incidenti più realistici e d'impatto che si siano visti in un film di questo tipo.
6. Poco mi interessa che si tratti di brani riciclicati dal capolavoro Insider: se un film ti piazza Lisa Gerrard in colonna sonora, merita il mio rispetto a prescindere.