Evarg Nori 5½ / 10 27/01/2024 13:57:56 » Rispondi Ispirandosi liberamente al romanzo di Michele Mari "Io venìa pien d'angoscia a rimirarti" la regista(sceneggiatrice e proveniente dalla pubblicità) debutta con un horror un pò in stile "The Nest"(complice la presenza di Korovkin)un pò folkloristico a tema licantropia.Gira molto bene e sa dirigere tutto il cast riuscendo a creare un'atmosfera opprimente con il classico quadro familiare disastroso,la cui nobiltà si traduce in repressione di umanità e sentimenti in primis tra genitori e figli diventando una maledizione che rispecchia l'orrore sovrannaturale scatenatosi.Ma certe parti mancano del dovuto approfonddimento(i libri e gli scritti in soffitta,la presunta consapevolezza di Monaldo o l'uscita di scena di Scajaccia)facendo risultare il twist finale senza senso e la quasi totale assenza di momenti horrorifici non è del tutto efficace.Un debutto dignitoso che fa sperar ben per il futuro della regista.