Una bella commediola di Lynn, magari non da fracassarsi dalle risate ma ispira tanta simpatia ed ha alcuni momenti discretamente esilaranti.
Il plot parla di questi due ragazzi, figli di buona famiglia che durante un viaggio in macchina in Alabama dimenticano di pagare una scatoletta di tonno in un negozio, nel quale immediatamente dopo per loro disgrazia avviene una rapina in cui il cassiere rimane vittima, e le sfortunate coincidenze vogliono che i poliziotti della zona beccano proprio loro, con la macchina simile e dello stesso colore.
I sensi di colpa di uno dei due ragazzi daranno vita a questo breve ma divertente equivoco che mi ha ricordato un po’ la situazione e una comicità vicino a Johnny Stecchino, con quelle esagerazioni che il soggetto non si spiega, come la banana per Johnny Stecchino, qui c’è la scatoletta di tonno, per la quale sentono parlare di prigione, sedia elettrica e via dicendo e si vedono sempre più turbati fino a quando non intuiscono il malinteso. Quando capiscono di essere messi male e non avere grandi alternative, per difendersi uno dei due ragazzi chiamerà proprio lui, l’ultima speranza, suo cuggino!!
Meme a parte, è qui che entrano in scena i due personaggi che praticamente monopolizzano il film, eclissando i due protagonisti che dopo la prima parte hanno ben poca rilevanza, stando solo seduti ad aspettare un miracolo da parte di Vinny, personaggio interpretato da Joe Pesci finalmente totale protagonista della pellicola e qui mattatore assoluto, col suo carisma, i suoi modi di fare grezzi, fondamentalmente il suo personaggio è un avvocato dilettante che è stato respinto per ben sei volte all’esame di stato e ha iniziato ad esercitare sei settimane prima, non è mai stato in un’aula di tribunale e ha trattato solo casi di infortuni, e i suoi siparietti in aula sono esilaranti, alcuni rimangono stampati nella memoria dello spettatore come leitmotiv ricorrenti, ad esempio la gag dell’abbigliamento e il conseguente oltraggio alla corte che lo farà andare in prigione numerose volte, personalmente quando si ripresenta ancora vestito col giubbotto di pelle e dopo il richiamo del giudice gli risponde “Wait, were you serious??!” è stato un momento altissimo. Giudice col quale probabilmente realizza i momenti più divertenti della pellicola, con questo simpatico contrasto tra i due personaggi, il giudice preciso, esigente di rispetto, Vinny totalmente informale e noncurante delle convenzioni legali e delle formalità di un processo, il loro scontro regala momenti divertenti, tra la testimone che non vede nulla da lontano e Vinny prova a farle vedere le due dita all’identificazione dell’avvocato stesso, che tiene sulle spine lo spettatore fino alla fine.
L’altro personaggio di spicco è quello di Marisa Tomei, che interpreta la sensuale fidanzata di Vinny, con l’inusuale conoscenza enciclopedica riguardo il settore automobilistico, è una splendida spalla e anche un po’ un deus ex machina della situazione come si verrà a scoprire col minutaggio, ma le gag migliori sono sempre quelle in coppia con Vinny, soprattutto, altra scena costante, quando cambiano hotel svariate volte perché non riescono a dormire, alla fine quando sono in mezzo al bosco e gli animali iniziano a fare i versi è distruttivo.
Tutto sommato è una commedia che si prende gioco un po’ simpaticamente dei legal movie, con un protagonista in antitesi all’avvocato di successo infallibile tipico dei film del genere, ma anche una visione leggera che vola e fa divertire.