Satyr 5 / 10 28/02/2024 11:12:27 » Rispondi A un certo punto il protagonista pensa che Spotify è un negozio: c'è l'elogio del boomer, c'è Wenders che in realtà si è trasformato in uno Jarmusch che non ce l'ha fatta, c'è il primo piano con carrellata finale su pezzo rock revival di Lou Reed a mo di pecorino sulla amatriciana. Ah si, ok, si vive bene anche accantonando i sogni e la metafora lavorativa del protagonista pone l'accento sulla cura del bene comune. Leggo capolavoro, io ero ai limiti della forchetta nella trachea.
Mauro@Lanari 22/07/2024 06:01:13 » Rispondi La forchetta nella trachea t'avrà impedito d'ascoltare meglio il brano finale: Nina Simone, "Feeling Good", '65: https://youtu.be/Y16iVyIcCK0?feature=shared&t=274.
Satyr 22/07/2024 11:10:40 » Rispondi Sisi tutto bellissimo, sentita anche quella nonostante la trachea bucata, grande Nina. Però cambia nulla di quello che ho scritto, chiedi a un europeo di mostrarti il Giappone e lo farà esattamente così. Banalmente.