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ESTRANEI regia di Andrew Haigh

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matt_995     8½ / 10  05/03/2024 11:08:56 » Rispondi
Andrew High è probabilmente l'autore mainstream più efficace a raccontare l'omosessualità oggi. Qui però si discosta dalla sua cinematografia per raccontare, sì, un uomo omosessuale, ma alle prese di una storia di fantasmi.
Fantasmi che non tornano per infestare la propria dimora (a tal proposito sarà interessante leggere il libro da cui è adattato, giapponese) ma per rivivere lì qualche altro momento di serenità, come nella vita precedente.
Andrew Scott (meraviglioso, in alcuni momenti da Oscar) è un personaggio solo e grigio (come Tom Cullen in Weekend) che vive letteralmente da solo in un palazzone appena costruito e pressoché vuoto.sceglie allora di spostarsi in un'altra casa vuota, ma decisamente più viva e affollata. E sebbene la vita lì fuori, nel palazzone vuoto, apre dei piccoli spiragli di vita, col vicino di casa che lo corteggia insistentemente e goffamente (un Mescal dolce e fragile), Adam sceglie la vita lì dentro, alla ricerca del tempo perduto, chiarendo parole mai dette e rivivendo attimi mai vissuti (Claire Foy e Jamie Bell regalano un paio di scene da fazzoletti).
Al netto di un finale giusto ma forse sbrigativo, il film è geniale anche per la resa di questi Estranei, forse molto più presenti delle persone che abbiamo attorno. Nei titoli di coda, tra il cast, sì leggono letteralmente 6 nomi (4 attori principali e due comparse), perché forse è il mondo dei vivi ad essere deserto ai nostri occhi e quello dei morti è più caldo e affollato.