Boromir 7½ / 10 07/03/2024 15:42:33 » Rispondi La dicotomia stupro-vendetta è una costante nei film di exploitation. In questa categoria si potrebbe inserire pure Ms. 45, anche se lo sguardo intransigente di Abel Ferrara, con il suo montaggio rapido, risulta ben più ambizioso della media del filone. Zoe Lund è la vendicativa protagonista dell'opera, bramosa di infliggere una violenta punizione su ogni aggressore sessuale della Grande Mela. Le immagini che Ferrara regala sono sporche, provocatorie e grottesche; l'incedere delle vicende è incalzante, con la presenza della Lund che letteralmente incendia lo schermo tra momenti allucinatori e danza macabra di condanna e redenzione. L'atto finale dominato da luci strobo e rallenty, in cui Lund veste un abito da suora, anticipa la tensione di sacro e profano de Il Cattivo Tenente, assicurando al pubblico uno spettacolo in bilico tra coinvolgimento e repulsione.