Elfo Scuro 7 / 10 30/04/2024 02:08:56 » Rispondi Non mi stupisce che questo film si possa definire, universalmente, il migliore diretto da Ayer regista perché se bisognasse mettere un paletto su quello da sceneggiatore la vetta è ancora alta con quel suo personalissimo Training Day. Tolta questa premessa, che ironicamente fa da grande merito ad una poi rovinosa caduta (per non dire suicidio artistico) due anni dopo con Suicide Squad della DC, il film è il tipico war movie Hollywoodiano in cui le due fazioni del bene (Alleati) e male (Nazisti) sono distinte come in tutti I film usciti dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Vi è da dire che l'approccio minimale, un manipolo di soldati che vivono nel carrarmato, e determinate scelte realistiche (un Tiger che tiene testa a quattro Sherman è un dato di fatto) rendono la pellicola godibile. Non fosse per l'ultima mezz'ora eroica che leva con la sua necessità di eroismo patriottico al limite del credibile (un carro armato fermo contro 200 SS), la pellicola avrebbe tutte le doti per essere uno dei migliori prodotti di cinema bellico della seconda decade del 2000. Il fatto che Pitt spicca tra i produttori (assieme al regista) è sia un pregio che un difetto, un cosa buona perché gli permette di regalare un personaggio interessante nelle vesti del sergente "con le palle" (e revolver) alla Patton,ma anche molto umano nel suo essere veterano putativo di guerra, un difetto perché relega il restante cast ad un abbozzo di caratterizzazione che faceva ben sperare, in questo: LeBeouf, Lerman, Bernthal e Peña sono ottimi anche com il poco spazio che li viene dato nei loro archetipi. Ottima la colonna sonora di Steven Price e pure la fotografia di Roman Vasyanov. La scena migliore per me se l'aggiudica quella assieme alla famiglia tedesca, davvero credibile e molto ben elaborata, in cui si fa notare una carinissima Alicia von Rittberg.