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VORTEX regia di Gaspar Noé

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Invia una mail all'autore del commento williamdollace     9 / 10  03/05/2024 19:42:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
«A un festival, anni fa, ero in concorso con il mio primo film "Carne", ci siamo visti spesso poi tra Roma e Parigi. Quando a inizio 2021 cercavo qualcuno che interpretasse il marito in "Vortex" ho pensato subito che lui sarebbe stato una presenza ideale, ha un grande carisma sia davanti alla telecamera che fuori. Nel mio cinema è importante lo scambio che si crea al momento delle riprese, ho subito messo in chiaro che non avrei scritto dialoghi e che Dario avrebbe improvvisato. Ha detto sì e mi sono sentito molto fortunato»

Gaspar Noé [dopo un'emorragia cerebrale e la madre venuta a mancare] sceglie di girare questa vita coniugale in splitscreen, qualche giorno della vita di una coppia di anziani (un sorprendente Dario Argento e Françoise Lebrun) a Parigi, lei (ex) psichiatra la cui mente se ne sta andando, lui scrittore (che lavora a un libro sul cinema e i sogni, e i sogni nei sogni) in una casa in cui i libri e le riviste sono ovunque e rimangono solo percorsi per camminare. Muri e cataste di ricordi. Cataste di medicine, cataste di poster, di fogli, di appunti, muraglie di libri, di pulsare umano lungo una generazione (con)vissuta. Un figlio tossicodipendente di cui sono presi cura ma che non riesce ahimé più di tanto a prendersi cura di loro. Noé travalicherà ogni limite materiale, sfondando la quinta, e portandoci dal vortice di medicine, parole, fogli, pensieri e ***** di un water da cui non scendono fino al cielo che blu sovrasta tutte queste vite con i loro sogni e con i limiti umani. La caducità. La nostra mortalità. Intollerabile. Intollerato. Anche quando sembra anche bastare il regista prosegue, imperterrito, fino alla citazione da finale di Irreversibile, perché il monito è comunque quello, il tempo distrugge ogni cosa, ogni neurone, ogni cartilagine, ogni avanzo di legamento che ci tiene ancora in piedi, ma la cosa peggiore è quando ti fotte la mente, con essa fotte tutti quelli che vi hanno a che fare, inesorabilmente.

"a tutti coloro il cui cervello si decomporrà prima del cuore"