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GODZILLA: FINAL WARS regia di Ryuhei Kitamura

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Elfo Scuro     8 / 10  05/05/2024 05:13:53 » Rispondi
È un film talmente sopra le righe, ma talmente sopra le righe, da risultare dannatamente genuino con la saga che rappresenta (in tutte le ere delle sue reincarnazioni, sia chiaro) da risultare uno dei migliori tributi che il Giappone potesse fare alla figura di Godzilla. Ci sono tutti gli elementi che hanno reso famosa la saga, più una improponibile quanto assurda aggiunta dei blockbuster americani di fine 90 e inizio 2000 nello stile registico che raggiunge l'epico. La CGI non è sempre al massimo, ma nelle scene chiave riesce a reggere il banco quanto può, tra Godzilla che fa il Bud Spencer della situazione prendendo a botte mostri storici in continuazione (tra i quali troviamo pure lo Zilla americano, definito solo un inutile mangia-tonni) e una sottotrama che mischia: gli X-Men di Singer, l'estetica registica di Paul W.S. Anderson e il Neo del Matrix delle Wachowski tutta servita con il tipico stile irriverente, cartoonesco e strambo dei Giapponesi che non si fanno mancare neanche i classici cliché della saga, tanto che nella sua somma questo film non può che essere un piccolo gioiellino (anche a distanza di vent'anni). Ma le ultime parole le tengo per l'attore americano Donald "The Predator" Frye, un combattente di arti marziali miste che ha anche avuto una più che degna carriera nel wrestling giapponese (fu lui l'ultimo sfidante della leggenda Antonio Inoki), qui nella veste dell'incredibile Capitano Gordon: unica figura carismatica straniera all'interno del film, tanto da essere talmente ben piazzato dalla trama da richiamare un misto di Jesse Ventura, il Bennett di Vernon Wells in "Commando" e una versione samurai di Stanlin, davvero spettacolare quanto un personaggio di Street Fighter. Il regista Kitamura, tra regia e sceneggiatura, ci ha messo davvero tanto cuore in questo film che mi ha convinto alla grande. Questo fu l'ultimo lavoro su Godzilla della Toho che si prese una pausa di dieci anni prima di ritornare in pompa magna nel 2014, fatto per il 50esimo anniversario del primo film si può dire che spegne tutte quelle candeline della torta con un grandissimo soffio atomico.