Elfo Scuro 8 / 10 08/05/2024 03:41:25 » Rispondi Non lasciatevi ingannare dall'aspetto revenge movie con un Cage sopra le righe, sarebbe un madornale errore: primo perché una sinossi/trailer/teaser non sarà mai il film, come una copertina per un libro, secondo perché seguire quel gregge che ancora oggi scredita lo stesso Cage, perseverando su quella bambinata di cultura dei memi lascia il tempo che trova è terzo fondamentale comprendete nella visione la chiave di lettura della pellicola che sa essere profonda e malinconica come poche. Il regista/sceneggiatore indubbiamente intraprende i binari del genere vendetta fatta da un signor nessuno che si rivela qualcosa di più grande, ma è solo un mero mezzo narrativo per poter raccontare una storia molto più elaborata e toccante. Il dualismo musica classica e cucina che ci viene suggerito poi, raddoppia il valore mostrando come tutte e due le arti condividano una struttura della perfezione nel tempo: possono far riaffiorare ricordi, calmare l'anima e tante altre cose inerenti anche alla ben più articolata concezione della sinestesia. Questo risvolto culinario, che mi fa emergere i bei ricordi di un certo film di Greenaway (e anche il recente The Menu), mostra come la cucina sia un ottimo mezzo narrativo per raccontare una storia potente attraverso i generi cinematografici. Ma non è solo gusto questo film, è anche l'accettazione della perdita e la comprensione delle proprie debolezze. La fragilità umana viene continuamente rimarcata, in particolare nei rapporti famigliari, sociali e pure lavorativi. Un cast davvero sul pezzo, che non fa mancare niente, ma Cage mette ancora una volta la marcia in più al film, con il ritratto del suo formidabile chef ritiratosi a vita naturalista con la propria dolcissima maialina nelle foreste dell'Oregon, dopo la perdita di sua moglie. Un film non scontato, che sa essere davvero sorprendente.