L'esordio dei Coen a mio parere è un ottimo thriller, teso, freddo, con quell'affascinante ambientazione nel bel mezzo della provincia americana che farà spesso e volentieri la loro fortuna, con degli interpreti in stato di grazia e con una componente paranoica che riesce a dominare ottimamente il film, si perché la paranoia fa da padrona alla pellicola e si estende su più livelli, si inizia con il sospetto di Marty, forte e fondato del tradimento della moglie, con Ray, un suo impiegato al bar di cui è proprietario e continua con, dopo un colpo di scena improvviso, la paranoia che Marty possa essere ancora vivo, e assetato di vendetta, qui i Coen sono bravissimi a mischiare le carte e creare sempre più sospetti, tramite sequenze in cui la tensione si fa sempre più sottile e che allo stesso tempo ci regalano lo scorrere di litri e litri di sangue, raggiungendo dei picchi, probabilmente, nei momenti al bar in cui vi è il confronto tra Visser e Marty, ma soprattutto, una volta scoperto il cadavere, tutta la lunga sequenza in macchina di Ray, dominata dal terrore a più fattori, quello di essere scoperto, e quello quando scopre che in realtà Marty è ancora vivo, ricreando una scena agghiacciante come quella della sepoltura del moribondo.
Tramite anche una serie di equivoci la sceneggiatura si fa sempre più serrata e il triangolo finale che si viene a creare tra Ray, Abby e Visser regala ancora momenti tesissimi, che trovano il culmine in un gran bel finale che sarà un exploit di morte.
I Coen già ad alti livelli regalano un ottimo film d'esordio, con una messa in scena minimale, buona parte dell'ambientazione in notturna e con una regia sempre alla ricerca della tensione che non si perde in fronzoli stilistici, regalandoci anche delle ottime caratterizzazioni di personaggi spesso al confronto con la loro coscienza e i sensi di colpa, ma anche con l'avarizia e incomunicabilità, divagando volentieri nel noir postmoderno, come faranno anche spesso in futuro, insomma questo è un primo tassello delle opere più seriose, ma pur sempre con una velata ironia, dei Coen, che però è già ad alti livelli.