Thorondir 9 / 10 10/05/2024 14:15:47 » Rispondi Dopo aver innovato il linguaggio cinematografico con "Citizen Kane" ed essere entrato fin da subito nella storia del cinema, Welles gira un film che racconta l'ascesa (e il declino) degli Amberson, famiglia altolocata del Midwest alla fine dell'Ottocento. Siamo nell'ambito di un tipo di racconto che sarà poi ripreso e istituzionalizzato da un gran numero di film sul tema, quello dell'affresco famigliare storico-politico. È un quadro di microcosmo autocentrato su se stesso, che gli abitanti del luogo percepiscono come "altro", diverso. Non a caso l'elemento che scardina l'apparente tranquillità degli Amberson è l'entrata di un personaggio fuori dalla famiglia ma legato alla figura femminile di Isabella Amberson: un amore che la realtà sociale ha impedito ma che è rimasto a covare le proprie passioni sotto la cenere. Questo quadro di "sovversione" è combattuto dal giovane George, che contrariamente a quanto lascerebbe intendere la sua giovane età - e cioè l'apertura mentale - è deciso ad impedire che sua madre possa rifarsi una vita, riflettendo quindi una mentalità conservatrice e tradizionalista pur nella sua apparente esuberanza. La nuova generazione che si oppone al mutamento, percependo come potenziale scivolamento di status un secondo matrimonio (anche perché George, che non ha nessuna intenzione di lavorare, sa che le proprie fortune sono legate a quelle della sua famiglia). Eppure accade il contrario e alla fine tutto sarà ribaltato e distrutto.
Grande affresco corale, spietato e cinico del mondo che cambia, della società statunitense che vede ridefinirsi i confini sociali e di status. Un'opera dalla grande eleganza, in cui Welles utilizza nuovamente i long take per rendere il tempo della realtà mentre intorno tutto sembra mutare alla velocità della luce. Alcune immagini di straordinaria potenza visiva, con una costruzione nuovamente strabiliante delle scene e dell'utilizzo della profondità di campo (di cui Welles fu pioniere e costante innovatore).