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ANATOMIA DI UNA CADUTA regia di Justine Triet

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Mauro@Lanari     5 / 10  10/05/2024 15:33:21 » Rispondi
Bergmanismo attualizzato (i ruoli di lei e lui rovesciati rispetto al consueto) più un courtroom drama come McGuffin hitchcokiano. Il labirinto della verità è rafforzato dai molteplici doppi (bilinguismo, bisessualità, contrapposti destini letterari, scritti di finzione o realistici), tanto l'unica sicura vittima innocente è il figlio Daniel d'11 anni. Non capisco perché dovrebbe piacere a chi vi s'identifica: ribadisco l'esistenza pure di soggetti, coppie, coniugi pronti a ipotizzare che le criticità sorgano prima d'ogni rapporto, per qualcosa d'ancora ignoto nella propria personalissima introspezione. Solo così s'evitano aprioristiche autoassoluzioni e croniche accuse, critiche, condanne, colpevolizzazioni, criminalizzazioni esternalizzate. Ci sono film recenti di questo 2° tipo? Altrimenti è solo un genere cinematografico dell'algoritmo che sforna periodicamente prodotti per tale profilo di pubblico.