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DUST IN THE WIND regia di Hou Hsiao-Hsien

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Thorondir     9 / 10  18/05/2024 14:26:17 » Rispondi
Il tempo e il contrasto tra città e campagna: fulcro del cinema precedente e futuro di Hou Hsiao-hsien. Il film è una parabola che collega il mondo della campagna taiwanese e quello della città in via di urbanizzazione folle e caotica (con tutta la presenza di micro-lavori precari e sottopagati). In questo incrocio di mondi i due protagonisti vivono il loro amore e il trapasso del loro amore: Taiwan sta cambiando, il tempo passa velocemente, tutto quello che sembrava già scritto viene subito superato dalle cose, dal loro trascorrere, dal loro imporsi agli esseri umani. C'è quel senso della fatalità che è tipico della cultura orientale in questo piccolo grande goiello di Hsien: un film che negli sguardi che costruisce (dei personaggi e dello spettatore verso di essi), nella fotografia che esalta le immagini che rivelano la poesia nella semplicità rurale e urbana, nella sua atmosfera che pare sospesa anche se l'opera è proprio basata sull'inesorabile trascorrere del tempo, trova una sua summa di cinema e poetica che lo rende unico, nostalgico, doloroso e per questo motivo umanista e sincero. Commento sonoro affidato a brevi incursioni extradiegetiche mentre ciò che ascoltiamo sono di solito i rumori diegetici del mondo contadino-montano e i rumori della città in mutamento. Mutamento e stasi e destino dei sentimenti: c'è tutto il cinema di un maestro.