In effetti guardando le caratteristiche dell'originale viene subito in mente che un soggetto del genere sarebbe stato perfetto per i Coen, che fondamentalmente in questo remake non alterano lo spirito autoironico ed elegante della commedia di MacKendrick, ma creano un contesto totalmente nuovo, spostando la vicenda geograficamente da Londra ad uno stato del sud degli Stati Uniti ed adattando i personaggi alla contemporaneità e al postmodernismo del loro stile, è così che i caratteri prendono una direzione totalmente diversa, la simpatica vecchietta raggrinzita dell'originale diventa una corposa signora di colore un po' scorbutica, così come i criminali si adattano ai tempi, forse solo Dorr mantiene il suo spirito da gentiluomo, posato e garbato, che in un contesto simile sembra quasi un alieno, totalmente estraneo, un Tom Hanks elegante, attore per cui non impazzisco ma qui offre una performance discreta, ma anche il ragazzo di colore appassionato di rap, l'energumeno giocatore di football, il generale e l'ex soldato vietnamita, sembra che i Coen vogliano a loro modo ripercorrere i personaggi stereotipi del cinema americano, facendosi beffa di loro e rendendoli delle vere e proprie macchiette, anche l'umorismo, che nell'originale era abbastanza raffinato, qui prende delle improvvise accelerazioni tipiche del cinema postmoderno, aumenta il torpiloquio, così come l'istrionismo degli attori, totalmente sopra le righe, con dei momenti di climax che arrivano ad avere degli effetti grotteschi e palesemente esagerati, un plot che gioca tanto con gli equivoci e la casualità, una componente visiva totalmente rimaneggiata, passando dalle eleganti suppellettili della vecchietta alla fangosa cantina, tunnel scavati e dinamiti al posto degli eleganti maggiolini della Londra anni cinquanta, insomma è una sorta di ammodernamento dell'originale con le dovute libertà stilistiche che i due autori impongono.
Alla fine, aggiungendo qualche considerazione personale, non ci sono andato matto, e ritengo la seconda parte, quella del massacro interno, sia troppo frettolosa, facendo fuori personaggi uno dietro l'altro come formiche, ma probabilmente anche questo fa parte dell'aggiornamento, però è un film che per quanto possa essere interessante non mi ha mai fatto ridere di gusto, né provare una certa tensione per il destino di questa banda, ne del malloppo, ma potrei essere stato influenzato dal fatto che conoscevo già l'ironico epilogo.