Il western non è totalmente morto, probabilmente è desueto, magari Frank Zappa direbbe che "it just smells funny", più che altro lo metterei in quella categoria di specie quasi in via di estinzione, dato che gli esemplari si sono ridotto notevolmente negli ultimi quarant'anni, almeno, tuttavia andando a cercare si trovano ancora bei prodotti, questo Old Henry ne è un esempio, magari non è un film eccezionale, ma è una discreta pellicola, dai ritmi dilatati e dal forte pathos, con una componente visiva e registica validissima. Con una trama estremamente semplice, sulla carta, e una componente stilistica dalle tendenze minimaliste, Ponciroli, che non avevo mai sentito nominare prima d'ora, dirige un western in cui la tensione abbonda, che nella sua breve durata riesce anche ad approfondire discretamente i rapporti dei personaggi in campo, aggiungendo una forte carica drammatica, efficace lo stratagemma di mostrare allo spettatore i ruoli fin dall'inizio, almeno quello dei criminali, usando il classico topos secondo il quale lo spettatore sa più dei personaggi, così facendo i momenti in cui i criminali si presentano in casa da Henry sono caricati dalla sensazione che potenzialmente potrebbe accadere il peggio, dirigendo il tutto con una calma che sembra assalire lo spettatore, per poi sfociare nell'ultima parte nella solita sparatoria finale, ben orchestrata e con alcune rivelazioni, francamente abbastanza forzate, ma quantomeno utili a giustificare il duro rapporto tra padre e figlio, fatto di negazioni e incomunicabilità, contrasti e la speranza di un futuro lontano dalla pessima vita del padre, che con un po' di sospensione dell'incredulità rendono il finale molto forte emotivamente.
Tutto sommato mi è piaciuto, più stilisticamente che narrativamente, non brilla per originalità ma è un western di mestiere, gestito alla grande, con una fotografia di ottimo livello e un'ambientazione quasi claustrofobica, con questa casetta del contadino in mezzo al nulla minacciato da criminali senza scrupoli e senza sapere di chi potersi fidare. Con le striature umane tipiche del western crepuscolare che rinuncia all'eroismo a tutti i costi a favore della disillusione e della speranza di vivere una vita tranquilla, il vecchio Henry lo sa e prova a tenere il figlio più lontano possibile dalle armi e da quel tipo di vita, il giovane ne è attratto perché per i suoi coetanei - ma non solo - è uno status symbol, da qui la cassetta scatenante del contrasto, ma è un conflitto stratificato, è meglio tenere il figlio in una bolla lontana da quel mondo o lasciarlo vivere liberamente con tutti i rischi annessi?