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MIXED BY ERRY regia di Sydney Sibilia

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stratoZ     6½ / 10  08/06/2024 13:25:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Sibilla ormai sembra aver definito uno stile che lo contraddistingue, o meglio delle tematiche concettuali e visive ricorrenti nei suoi film che li fanno assomigliare abbastanza l'uno con l'altro, mostra spesso storie inedite che hanno fatto parte della cultura popolare italiana, magari ripescandole dal dimenticatoio, usa spesso il cavillo legale su una legislazione spesso non chiara, con i protagonisti che sono dei pionieri del settore e che sfrutteranno i buchi legislativi per i loro scopi, tutto sommato quasi sempre bonari, accade nella trilogia di "Smetto quando voglio", accade nel successivo "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose" e accade anche qua.

"Mixed by Erry" è una storia di rivalsa, di un dj fallito che non riesce ad ottenere l'appeal per piacere alla gente e fare carriera nel mondo della musica che però è la sua più grande passione, anche grazie alle sue abilità da nerd riesce a piratare e registrare cassette in un periodo in cui la legge sulla pirateria non era ancora stata elaborata, così, nel contesto della Napoli anni 80' si crea un impero dal nulla, con tutti i pro e i contro che può portare, dal veloce arricchimento all'attirare l'attenzione di ospiti sgraditi come possono essere dei membri della Camorra e ovviamente, successivamente delle forze dell'ordine, a livello strutturale parliamo del classico film di ascesa e caduta, partiti dal nulla i fratelli Frattasio arriveranno molto in alto, ma come ogni storia c'è anche la controparte che brama e vuole vederli cadere, in questo caso, è un gioco di inseguimenti strategici alla ricerca del pretesto per sbatterli in galera, con uno stile spesso in bilico tra la commedia e il caper movie, con depistaggi e affari sottobanco, momenti di sberleffo di Erry nei confronti dell'autorità che lo cerca e punti strategici dove operare.
L'autore si concede anche di tirare in ballo qualche riflessione sulla pirateria, senza scendere troppo nel dettaglio, lontano da facili moralismi, mostra la vicenda più sul piano dell'intrattenimento.

Sibilla ricrea la componente visiva che avevamo già visto nei suoi precedenti film, con la tendenza a saturare i colori, una fotografia parecchio acida, specie negli interni in cui domina una forte componente di verde e giallo, una colonna sonora che rispecchia lo stile e la tematica della pellicola, spassionatamente eighties e un montaggio serrato che lascia pochi momenti morti, facendo bene il suo dovere, bellino dai.