Un po' estremo nel suo essere manicheo però stilisticamente non mi è dispiaciuto affatto, è un film con tanti punti forti, a partire da una splendida regia che alterna momenti di grande angoscia dalla componente claustrofobica di essere in trappola, per mano di un folle, dal grande fascino, ma comunque fuori come un balcone, ad una componente più lisergico/grottesca nelle sue visioni sincopate, dal ritmo quasi epilettico che servono a dargli quel sottofondo di denuncia, è anche retto benissimo da interpretazioni grandiose, come appunto quella del villain principale, un uomo ideale per la protagonista, dopo che aveva incontrato tipi deludenti, dal grande fascino, che nasconde dei lati oscuri e un'inquietudine che si riversa dopo la tragica scoperta in maniera inarrestabile sullo spettatore, il soggetto non è altro che una metafora della visione patriarcale del mondo in cui questi uomini, rappresentati come vecchi e grassi, si nutrono della carne delle giovani donne, certo la parte che fa storcere il naso è che la regista tira una linea così netta tra i due generi da sfociare nell'estremismo, non c'è un personaggio maschile che si salvi, che sia il primo ragazzo incontrato in un appuntamento online, incapace di accettare un rifiuto o che sia il barista amico, codardissimo, che lascerà le donne al loro destino di difendersi da sole senza aver lo stomaco di intervenire.
Ma schieramenti a parte, è un film che gioca molto bene con le atmosfere, una sorta di hard boiled che entra preponderante della seconda parte con questo malato rapporto tra vittima e carnefice che è un crescendo di emozioni, che spingono lo spettatore a chiedersi quanto effettivamente la protagonista sia entrata dentro il meccanismo e quanto stia fingendo pur di avere una chance di essere lasciata libera, certo il momento della liberazione con conseguente evirazione è di una soddisfazione unica, ma la regista lascia anche spazio ad una tagliente ironia che si fa perdonare qualche forzatura narrativa.
Poi c'è anche una componente visiva di tutto rispetto, specie con una cura maniacale degli interni fotografati con queste luci rossicce, che riflettono le due tematiche cardine della pellicola, quella passionale e quella più splatter, per così dire, riuscendo a creare una forte immersività, diciamo che al riguardo l'ambientazione fa tantissimo, con questa casa fuori città sperduta in mezzo al nulla dove sembra non ci sia via di scampo.
Insomma stilisticamente è una ****ta tra la tensione, a volte drammatica, a volte claustrofobica, l'ironia e il senso di grottesco che riesce a trasmettere, un montaggio particolare, con la curiosa scelta di inserire i titoli di testa a circa mezz'ora dall'inizio, ma in generale è gestito parecchio bene, tanto da non presentare punti morti, assieme alle interpretazioni di gran livello si fa perdonare una narrazione a senso unico, penso sia tutto sommato un film discreto.