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ENEA regia di Pietro Castellitto

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Gabe 182     5½ / 10  01/07/2024 01:36:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una mezza delusione, Enea dal trailer mi ispirava parecchia fiducia.
Va detto subito che Enea non è un brutto film, anzi: le idee, poche ma buone, ci sono, e la messa in scena gode senza ombra di dubbio di un budget dignitosissimo, riuscendo nel non semplice obiettivo di non venire scalfita da una regia spesso e volentieri maldestra.
Castellitto cerca con la pellicola di rifare una versione decisamente più decadente de La grande bellezza di Sorrentino imbevendola di sfondi Romani, feste private, aforismi frutto di citazioni e teorie fuoriuscite dalle labbra di ogni personaggio, facendo virare la narrazione da una (pseudo) pellicola generazionale a una deriva da film d'azione nel momento in cui appare la possibilità per Valentino ed Enea di cambiare la loro esistenza grazie al traffico di stupefacenti, senza però trovare una chiave di lettura finale per un film che mette ancora una volta troppa carne al fuoco, a fronte di ottime interpretazioni da parte di ciascun protagonista, con una particolare citazione per Adamo Dionisi, nel ruolo di un narcotrafficante pieno di buon senso.
La musica è esageratamente melensa, un po' furbetta e debole, spesso inconsistente. I brani noti come 'Maledetta primavera', diventano smargiassi, triti e ritriti, risultando così stomachevoli.
Enea è un film controverso di un giovane autore non privo di ambizione che a mio avviso saprà aggiustare il tiro nelle prossime occasioni, purché non si sieda sugli allori considerandosi già arrivato.
Del film invece mi rimarrà solo il ricordo di una illusione.