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SFERA regia di Barry Levinson

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stratoZ     6 / 10  01/07/2024 12:40:34 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Dal cast davanti la macchina da presa era lecito aspettarsi di più, da Levinson magari no, anche se comunque siamo di fronte ad un discreto filmetto di fantascienza, con un soggetto tutto sommato interessante seppur nulla di originale, sicuramente il punto di forza dell'opera è l'ambientazione, considerato che la consistente durata è quasi del tutto all'interno di questo sottomarino a trecento metri di profondità accanto a questa nave o astronave, presumibilmente aliena, dalla quale non si può scappare, anche a causa di un ciclone in superficie che non permette di riemergere, e allora così viene incrementata la componente claustrofobica che pervade tutto il film, un gioco di sospetti che progressivamente si dipana, non sapendo effettivamente cosa possa essere accaduto a chi è entrato dentro questa sfera, né chi sia davvero entrato, è un meccanismo che passa da una paura razionale ad un gioco psicologico man mano che il minutaggio scorre e l'equipaggio viene decimato, l'iniziale stupore di questa scoperta scientifica, la più grande dai tempi di Copernico, dice un membro dell'equipaggio, lascia il posto al terrore di essere braccati dai peggiori mostri marini, meduse, serpenti marini orribili, addirittura una seppia gigante.

Nella seconda parte la pellicola prende la piega da thriller psicologico, pian piano emerge il fattore della paura che influenza gli avvenimenti, tramite i dettagli di una sceneggiatura coerente, narra come i mostri che vengono evocati nella realtà non sono altro che le più recondite paure della psiche, lo stesso Jerry, nome con cui si fa chiamare l'entità aliena, dovrebbe essere il subconscio dell'equipaggio, che evoca i peggiori incubi, ed esattamente come il subconscio non lascia troppo spazio alle spiegazioni, sparendo sul più bello.
Interessante la spiegazione finale, seppur un po' didascalica, riguardo il potenziale della sfera, che avrebbe potuto avverare i sogni e i migliori desideri dell'uomo, ma l'equipaggio non è stato capace di sfruttarlo per il suo animo nero che ha generato solo danni, una scoperta talmente avanti per l'umanità che non sono riusciti a sfruttarla.

Tutto sommato un lavoro discreto, certo il cast mi è sembrato un po' svogliato nelle interpretazioni, lo stesso Dustin Hoffman diciamo non incide più di tanto, così come la Stone, però visivamente si difende abbastanza bene, con tante sequenze subacquee e una regia che esalta la componente claustrofobica, rinunciando a scontate scene d'azione e lasciando più spazio ad una ragionata ed angosciante analisi psicologica sui personaggi.