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I CARE A LOT regia di J Blakeson

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stratoZ     5 / 10  03/07/2024 15:07:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

È un film dai due volti, con una prima parte molto sul pezzo, che tira su una tematica che per quanto non nuova comunque risulta estremamente sentita, col perfido e meschino personaggio della Pike che si prende tutta la scena e riesce a risultare odiosa, fredda, determinata, assolutamente cinica, catalizzando su di sé tutta l'attenzione ma anche l'odio dei personaggi che ne fanno le spese, oltre che dello spettatore, con quegli occhialini a specchio e il sorriso beffardo, tutta questa parte introduttiva mostra benissimo il tipo di business che riesce a fare, è uno squalo che si mangia i vecchietti e le loro proprietà, ha una buona rete di conoscenze nei posti giusti, riesce a gestire il tutto perfettamente, promettendo una fetta dei ricavi anche a colori che le fanno fare il suo gioco, il sistema sembra infallibile, la sua determinazione e l'empatia inesistente ne fanno un colosso impossibile da abbattere, sempre capace di farla franca anche di fronte al giudice per la sua parlantina persuasiva, gettando nella disperazione anche un figlio che non ha più il permesso di vedere la madre, la figura del tutore legale che viene messa sotto un riflettore che la mostra come una macchina mangiasoldi delle persone anziane, insomma questa parte qui è una carica esplosiva, grazie anche al ritmo sostenuto e al carisma della Pike regge benissimo questa rappresentazione meschina del sogno americano, diciamo che con un soggetto del genere si hanno delle grosse potenzialità.

E poi che succede? Succede che il film si perde in un thriller senza capo ne coda, dopo il momento della soglia in cui la Pike decide di occuparsi di questo cliente succulento, una vecchia imprenditrice in pensione apparentemente senza parenti, prende una deriva forzatissima, che porterà la protagonista in uno scontro all'ultimo sangue contro la mafia russa, ma inizia tutto ad andare male, proprio malissimo, viene introdotto il personaggio di Peter Dinklage, che sarebbe un boss della mafia che si è finto morto anni prima ma ancora controlla tutto il giro e ha i miliardi, non so per quale motivo gli viene dato un sottofondo ironico, viene rappresentato quasi come un buffone, diventa parodistico in certi momenti, con alcune sfuriate di rabbia e delle situazioni demenziali che ogni tanto tira in ballo, ma non è nemmeno questo il problema del film, il problema sono le forzature di una seconda parte totalmente inverosimile, in cui la protagonista e la sua compagna si trasformeranno in Wonder Woman e Captain Marvel e riusciranno ad eliminare la mafia russa da sole, dopo che i sicari più stupidi della storia non sono riusciti ad eliminare nessuna delle due nonostante le avessero già catturate e stordite, insomma diventa un fantasy, poi arrivano tranquillamente al boss e riescono a catturarlo come fosse un bambino sperduto, forse anche più facilmente, non si spiega come abbia così pochi scagnozzi ma vabbè, insomma diventa la sagra della forzatura, fino ad un finale che quantomeno riequilibra tutto, ma insomma, la seconda parte diventa totalmente da buttare.

Poi c'è pure una manfrina pseudofemminista che diventa orrenda, con la protagonista che si pone nei confronti dell'avvocato o dei nemici che si fa in generale dicendo "Tu ce l'hai con me perché sono donna ecc ecc ecc ti da fastidio che una donna abbia successo e blablabla" adesso, con tutto il rispetto, penso ce l'abbiano con te perché stai truffando dei vecchietti e gli stai portando via tutti i risparmi di una vita e le proprietà in maniera illecita e truccando i referti medici, forse, e dico forse, la misoginia qui non c'entra una mazza, che dici?

Nel complesso, mi è piaciuto molto poco, mi è saputo tanto di occasione sprecata, certo, la Pike è perfetta in questi ruoli sadici, lo aveva già dimostrato in "Gone Girl" e qui pure sembra calzare a pennello, peccato questo deragliamento della sceneggiatura, anche perché la prima parte a livello socio/etico era molto impattante.