Linklater dimostra ancora una volta la sua abilità nello scrivere e dirigere storie originali, bizzarre, con film in realtà anche abbastanza semplici e all'apparenza basici in cui però grazie all'estro registico e ad una scrittura di alto livello riesce a regalare spesso e volentieri opere di intrattenimento di alto livello, "Hit man" corrisponde ad uno di questi casi, in cui l'autore riesce a mischiare elegantemente e senza forzatura più generi, dalla commedia a sfondo romantico al film poliziesco, muovendosi abilmente tra thriller e noir, ma vagando anche tra i territori della commedia sofisticata con gli inserti a sfondo filosofico, che poi nel complesso danno i maggiori sottotesti alla pellicola, perché si alla fine il film parla soprattutto della visione di noi stessi, è tutto un gioco, come quello delle identità che si da Gary o Ron che sia, in cui noi ci identifichiamo, è così che durante una missione per scovare l'ennesimo mandante alla ricerca di sicari per omicidi, Gary, nelle vesti di Ron, conosce Madison, un'affascinante donna, maltrattata e abusata dal marito, che vuole farlo fuori, già in questo momento che possiamo considerare la soglia del film, in cui il protagonista probabilmente prende la decisione più importante, quella di non incastrarla e darle una seconda possibilità, solleva dilemmi morali e riporta in voga le tanto sentite tematiche di bene e male, in un contesto in cui il marito, risulta essere uno dei peggiori soggetti che secondo la storia, espressa nelle lezioni di Gary, per avere una migliore evoluzione della specie, sarebbe giusto fare fuori, un po' uno scontro tra le leggi naturali e l'etica contemporanea.
Ma è con lo sviluppo del plot sentimentale tra Gary/Ron e Madison che si notano le differenze di personalità tra i due caratteri intrapresi, nonostante Gary conduce vite parallele per non farsi sgamare né da Madison né dalla polizia per cui lavora, gradualmente il personaggio di Ron, più propositivo e affascinante, prenderà il controllo, dandogli un'ulteriore sicurezza, facendo notare innumerevoli differenze anche ai suoi studenti o ai colleghi stessi, se non fosse per un collega invidioso che, per suo demerito, è stato declassato a favore di Gary, è qui che, tramite una serie di intrecci niente male, la situazione si complica ulteriormente, raggiungendo anche discrete dosi di tensione, tra i molesti incontri col collega che pianifica contro Gary arrivando a quella scena clou che trovo una delle perle del film, quando Gary va a fare visita a Madison ed è ascoltato dalla polizia, momento in cui le da le indicazioni scritte e improvvisano un dialogo fantastico, mostrando una grande intesa tra i due, sembra quasi un messaggio metartistico del regista o direttore d'orchestra che guida da dietro le quinte l'attrice sul set e crea una tensione emotiva incredibile, complice anche l'oppressiva presenza dei colleghi e la possibilità di tradirsi sbagliando anche solo una parola.
Il finale, che mi ha ricordato molto i dilemmi del noir, in cui i protagonisti, in realtà qui senza troppi ripensamenti, si chiedono se effettivamente sia giusto far fuori un individuo, per quanto negativo, se non vi è la possibilità di essere scoperti, mi ha riportato alla mente diverse pellicole classiche, da "Double Indemnity" a "The postman always rings twice".
Il tutto però, è trattato con un mood in realtà molto leggero e una discreta ironia, che rende il film una commedia sofisticata e interessante, tesa e al fulmicotone, con due protagonisti che creano una grande alchimia, e con anche una certa tensione erotica scatenata nella parte centrale del film, la Arjona è sensualissima e ha diversi elementi in comune con le femme fatale del noir, pensate anche al fatto che vuole uccidere il ricco marito, all'assicurazione sulla vita e tutti questi svariati dettagli, Powell, finalmente, dopo alcune pellicole che personalmente mi hanno fatto cag4re come "Top Gun" e "Anyone but you" in cui faceva il belloccio e basta, qui si diletta in un ruolo molto eterogeneo, con i vari travestimenti e trasformazioni che dovrà attuare per il suo lavoro, tra cui uno che palesemente è Tinda Swinton, non so per quale motivo, ma carinissimo.