Brevissimo corto della Deren che sperimenta con un montaggio fluido, tramite il ballo e questo movimento lineare, cambiando più volte l'ambientazione senza spezzare il movimento, il ballerino passa da degli esterni a degli interni, e poi viceversa, tagliando al punto giusto per dare una sorta di continuità di movimento, ma non vi è questo fenomeno solo tra una scena e l'altra, quanto anche all'interno dello stesso spazio, con l'alternanza tra i dettagli e piani più larghi, l'opera fa della fluidità la sua forza, carino.