Il soggetto poteva essere lontanamente carino, o meglio, il mondo degli dei egizi avrebbe pure uno smisurato fascino ed è un tema che non è mai stato troppo inflazionato nella storia del cinema, così come l'ambientazione dello stesso Antico Egitto, il problema è che qui lo sviluppo viene mandato tutto in caciara, facendone un pretesto per mostrare mastodontiche scene di massa, combattimenti dal dubbio gusto e trasformazioni degli dei estremamente tamarre, il tutto condito da una computer grafica molto discutibile, è uno dei peggiori scivoloni di Proyas, con un cast anch'esso discreto sulla carta - tra cui Geoffrey Rush - che viene totalmente sprecato in una sceneggiatura abbastanza inutile, piena di retorica riguardante le solite dinamiche di amore e morte, con questo ladro che farà di tutto per salvare l'amata dal regno degli inferi con l'aiuto di Horus, nel frattempo reso cieco dal fratello, che vorrà riprendere il potere e la gloria, volendo servire il suo popolo in nome della libertà e blablablabla, il tutto però alla fine si riduce a questi combattimenti in cui gli dei si trasformano in uccelli corazzati argentati e dorati che potrebbero tranquillamente essere un outfit per un matrimonio al castello delle cerimonie, o ancora a mostri imponenti dal dubbio gusto, come si vede nella sequenza con quei vermoni super velenosi che potrebbero arrostire tutti con un soffio ma inspiegabilmente non lo fanno salvo poi arrostirsi da soli sotto comandi di Hator, col solito lieto fine forzato e una regia caotica e raffazonata.
Purtroppo un passo falso per Proyas in un film dal pressapochismo imbarazzante che non è altro che un giocattolone fintamente epico pieno di colori sgargianti e sequenze pirotecniche, non soddisfacendo neanche sotto l'aspetto meramente tecnico - ma quanto è fatto male Anubi? O la sequenza in cui Gerard Butler è in questa sorta di spazio e pugnala il padre? Ho visto sfondi dei videogiochi alle giostre del mercoledì fatti meglio -, alla fine il film risulta stuccare subito, lasciando praticamente il nulla.