Uno dei film tamarri più eleganti che abbia mai visto, perché si questo Peckinpah di fine carriera ha l'anima tamarra, tra camionisti, birre, s*****ttate, ma risulta essere stilisticamente elegantissimo, Peckinpah impone una regia di estremo valore alla pellicola, non rinunciando mai del tutto al suo stile e crea uno dei suoi film più scanzonati che però si tiene dentro anche diversi significati, una sorta di rivolta nei confronti delle forze dell'ordine che coinvolgerá anche i camionisti di altri stati, con questo sceriffo infame, villain principale del film e tutta la sua meschinità, l'autore ci regala diverse sequenze di valore, dalla s*****ttata che fa scoppiare tutto e costringerà i protagonisti alla fuga verso il new Mexico, a bei momenti action, tra volanti che si ribaltano, altre che vengono schiacciate tra i camion, fino allo splendido uso di immagini sovrapposte dei camion con la musica classica in sottofondo.
La seconda parte prende connotati più socio/politici con la rivolta che viene sostenuta da tante altre persone che si uniscono, l'intervento della stampa che sta lì a mistificare, le forze politiche che cercano di volgere la situazione a loro favore, fino ad un finale in cui il protagonista viene come santificato e diventa un eroe del movimento.
Divertente, rozzo, dal buon ritmo, un Peckinpah minore ma che tutto sommato intrattiene più che bene tra questi scontri di camionisti sudati tra il Texas e il New Mexico, birre e s*****ttate.