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MAXXXINE regia di Ti West

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The Gaunt     7½ / 10  26/08/2024 00:05:24 » Rispondi
Come i due precedenti film, vedere MaXXXine è come viaggiare nel tempo. Non è una questione di ammiccamenti verso un'epoca precisa, ma un vero proprio tuffo negli anni 80, sia a livello di contesto e ricostruzione sia a livello cinematografico. Mentre il Night Stalker, famigerato serial killer di quegli anni, semina il terrore a Los Angeles, Maxine si trova ad un bivio della sua carriera perché lavora nel porno ma a 33 anni il settore vuole "carne" fresca e trova l'occasione della vita essendo stata scelta come protagonista di un horror diretto da una giovane regista molto ambiziosa che crede in lei malgrado il suo passato. Proprio tale passato (quello di X) torna però a bussare e le persone intorno a lei vengono uccise. E non è il Night Stalker. Il personaggio di Maxine è lo stesso di X, ma con un'indole differente, più vicina a Pearl, solo che a Maxine manca la spietatezza e la determinazione perversa di Pearl. In un mondo come quello di Hollywood dove la competizione è spietata e se perdi l'occasione non ci saranno seconde chance, la necessità di diventare un mostro per diventare una star è una tappa fondamentale se Maxine vuole essere effettivamente una star. Per cui la citazione di Bette Davis all'inizio del film è perfetta in questo senso. West non nasconde la sua passione per l'horror ed il thriller per l'epoca ed i riferimenti cinematografici e citazionisti non mancano. Non sono mai palesi ed evidenti, quindi se sfuggono, la visione non ne risente, ma senza dubbio Friedkin, De Palma, Argento e Schrader, sono riferimenti precisi di West che ama rielaborare il passato per dargli nuova forma.