matt_995 7½ / 10 30/08/2024 08:24:34 » Rispondi Sarà che è la commedia di Benigni meno nota, o forse più semplicemente non la conoscevo io, ma appena ho letto la sinossi su Netflix è stato un colpo di fulmine: Benigni interpreta un demonio che fa amicizia con Matthau, il suo esorcista. Sembrava spettacolare! Eppure no, non è il film che mi aspettavo: latita un po' nel ritmo e manca un po' dell' inquietudine che il tema religioso si porta con sé. A parte questo, il film è comunque uno spasso, con diverse sequenze (Gloria e la sua patente dimenticata accanto alla frutta) entrate nella storia e guardare quel folletto matto e iperattivo di Benigni in azione non può che farti sganasciare ogni volta. Il film purtroppo cala a picco con l'ingresso in scena della Braschi e col rapporto con Matthau messo improvvisamente da parte. Non se ne può davvero più di vedere Benigni innamorarsi della Braschi in ogni film, anche perché nei suoi film la moglie è sempre un pezzo di legno inanimato (quando invece Nicoletta lavora da sola dimostra di essere una splendida attrice) e non si capisce mai, mai, mai cosa un essere senziente possa provare per lei.
Un gradino sotto i successivi Il Mostro e Johnny Stecchino ma, cavolo, quanto ci manca il Benigni folle e visionario. Un mezzo punto in più per essere riuscito a produrre una storia del genere nel Paese del Vaticano. Ce ne vuole di coraggio.