DankoCardi 9 / 10 31/08/2024 16:40:16 » Rispondi Uno dei più alti esempi di cinema tragicomico italiano. In realtà sarebbe solo drammatico ma la presenza di un Sordi qui in uno dei picchi maggiori della sua carriera, conferisce al tutto quel tono ironico che rende questa pellicola unica nel suo genere. Un uomo che avrebbe la fortuna di svolgere il mestiere che più gli piace e che sarebbe contento così (fortuna che non è capitata invece al suo collega Nanini a cui è molto legato), disposto anche a farsi passare sopra da un preside retrogrado e surreale che tratta tutti come scolari. Ma c'è la famiglia...e c'è l'Italia del boom economico dove tutti vogliono il lusso e le macchine americane, soprattutto al nord dove gli imprenditori e le fabbriche spuntano come funghi. C'è una moglie da accontentare. Il povero maestro si ritrova così tra l'incudine ed il martello costretto ad affrontare situazioni che non sono nelle sue corde e la vita che, nonostante tutto, si ripete in quello che sembra un ciclo infinito. Elio Petri era uno di quelli che non sbagliavano un film neanche se lo volevano.