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SUL LAGO DORATO regia di Mark Rydell

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stratoZ     6 / 10  06/09/2024 12:50:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Diciamo che è un tipo di cinema molto distante dai miei gusti, retorico, zuccheroso all'inverosimile, insomma sulla carta è uno di quei film che solitamente non avrei sopportato, e invece, stranamente, mi ha emozionato, sarà per una sorta di messaggio metacinematografico che si nasconde tra le righe dei due personaggi principali, che sembrano chiudere definitivamente l'epopea della loro grande carriera come la Hepburn e Fonda, in particolare lui alla sua ultima interpretazione, che mi è sembrata particolarmente sentita - poi vabbè l'oscar è un po' una paraculata e probabilmente è stato dato alla carriera più che alla singola performance - e lei stessa al quarto oscar in un periodo in cui le apparizioni sul grande schermo si erano drasticamente ridotte - fisiologico percorso delle attrici della Hollywood classica direi - insomma il film è basato quasi del tutto sul carisma di loro due e su quella crepuscolare sensazione di vederli per l'ultima volta - sensazione messa in evidenza dal loro frequente raccogliere i cocci della vecchiaia, tra qualche smarrimento, e un apparente attacco di cuore -, come a chiudere un'epoca, un ultimo omaggio, una passerella per raccogliere gli applausi a due leggende.

Poi comunque un minimo di contenuto c'è, non originale, trattato in maniera abbastanza didascalica ma comunque ha una sua emotività, la narrazione alla fine è basata su una sorta di catarsi del personaggio di Fonda, vecchio scorbutico e pieno di rancore con tanti rapporti irrisolti, particolarmente quello con la figlia, interpretata da Jane Fonda, realmente figlia di Henry, che riuscirà a mitigare nella battute finali del film, ma è il rapporto col bambino, figlio di lei e loro nipote, che intenerirà il vecchio scorbutico, creando un legame speciale e riuscendo a farlo svagare per la prima volta da chissà quanti anni, da un iniziale attrito il loro rapporto prenderà pieghe inaspettate, con una forte complicità che aiuterà i due a completarsi, il giovane apprenderà dal vecchio e il vecchio riscoprirà la sua parte più tenera grazie al rapporto col giovane dopo un'apparente situazione in cui sembrava si stesse andando verso un rapporto di sopportazione.

Tra un'avventura e l'altra, qualche spavento e dei bei momenti di complicità il film procede sullo sfondo di questo affascinante lago fotografato con colori caldi e momenti particolarmente melensi, riuscendo spesso a toccare le corde giuste con un mix di gioia e malinconia, tra quell'atmosfera di estate nostalgica ma, specialmente con una visione da adulti, tocca parecchio vedere i momenti di gioia spensierati con i nonni, sapendo che non saranno eterni.

Un po' paracul0? Sì assolutamente, però emotivamente mi ha preso.