The Gaunt 7½ / 10 12/09/2024 15:09:01 » Rispondi Maldoror cambia i nomi, i luoghi, romanzando qualche circostanza, però la sostanza del film è ripercorrere la vicenda del Mostro di Marcinelle, una delle storie più spregevoli che mi sia capitato di assistere. Bisogna partire dal presupposto che nel Belgio dell'epoca le forze dell'ordine stavano vivendo un periodo di profonda riforma. Le tre forze (polizia giudiziaria, polizia comunale e gendarmeria) erano in forte competizione fra di loro con poco scambio di informazioni e pochissima collaborazione reciproca. Di fronte a tale contesto facile immaginare ciò che sono state le indagini. Un giovane gendarme con un passato da piccolo criminale prende a cuore la vicenda di due bambine scomparse ed entra in una struttura coperta della gendarmeria (le indagini erano condotte dalla polizia giudiziaria) con entusiasmo per cercarle. Tale entusiasmo iniziale si trasformerà in un viaggio da incubo all'interno di un abisso di paranoia a cui Paul, ben interpretato da Antony Bajon, sacrifica gli affetti familiari, in preda ad un'ossessione per il caso che lo isola del tutto. Maldoror segue l'annichilimento di questo individuo che entrando in contatto con un mondo marcio e corrotto fino al midollo, dove nulla è pulito. Gli stessi antagonisti sono caratterizzati fisicamente in maniera grottescamente maligna, proprio per demarcare la purezza del protagonista dagli altri. Difficile inoltre stabilire dove finisce la reale inefficienza delle indagini e dove iniziano le coperture dall'alto per insabbiare il tutto. Più che un poliziesco è un polar in piena regola. Il film di Du Welz riesce a colpire allo stomaco e pur con qualche prolissità confeziona un prodotto di tutto rispetto, se non altro per il clamore della vicenda e dei contenuti forti all'interno di essa.