Elfo Scuro 7 / 10 14/09/2024 04:19:56 » Rispondi Maxine goes to Hollywood, la figlia del predicatore parte seconda. Bava, Lenzi, Fulci e Argento questo passa per la testa seguendo le immagini che il film offre, Ti West con i suoi gusti orrendi: passamontagna, guanti e anfibi pesanti (sfido a cogliere la citazione) ma anche tanto gusto Hollywoodiano "ottantino" nel riproporre i classici slasher che fanno parlare ancora di sé l'Italia nel mondo. Se da una parte il tecnicismo a sfondo classico, applicato con dovizia in X, qua si rende molto più citazionista; forse anche Craveniano in un certa forma metacinematografica, la trama pur rimanendo per certi versi scontata (ma non per questo imprevedibile) regala ottime scene altrettanto orchestrate bene. Mia Goth sancisce l'apice della carriera del suo personaggio chiudendo il proprio cerchio narrativo e Ti West non delude la mia attesa. Particolarmente variegato (Debicki, Monaghan, Cannavale, Collins, Esposito) il cast di contorno, tutti messi a loro agio narrativamente e di conseguenza interpretati con carisma, ma su tutti mi sento di premiare Kevin Bacon con il suo investigatore privato in stile Chinatown di Polanski davvero la variabile X del girato. Ottima la colonna sonora tra brani d'artisti e le composizioni di Tyler Bates si concatena sia l'evocativa della decade scelta ma anche l'aspetto narrativo del film. Da citare anche il laviro alla fotografia di Eliot Rockett, le scenografie di Jason Kisvarday, i costumi di Mari-An Ceo e infine gli effetti speciali vecchia maniera di Jeremy Hays. Un b-movie con manie d'alto budget, una bionda alla Hitchock e forse io posso accettare un terzo capitolo degno della Trilogia a cui appartiene.